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Settant'anni fa nasceva Bob Marley

Il genio del raggae ricordato in tutto il mondo. E la famiglia ci lucra ancora

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Il 6 febbraio Bob Marley avrebbe compiuto 70 anni. La ricorrenza è giustamente celebrata in tutto il mondo: i Grammy Award, ad esempio, dedicheranno un importante tributo nella cerimonia di quest'anno.

Tra le iniziative, oltre a quella della Fondazione Bob Marley, che ha deciso di rendere pubblico il suo archivio privato, si segnala anche quella con evidenti fini commerciali dei suoi eredi che hanno lanciato il Marley Natural, un brand internazionale che diffonde articoli di vario genere, comprese creme e capi di abbigliamento, realizzati dalla cannabis.

Ma, a parte un numero praticamente incalcolabile di concerti tributo ai quattro angoli del mondo, sul mercato arrivano anche prodotti interessanti come il cofanetto con CD e DVD dedicato al concerto inedito dell'8 giugno 1978 registrato alla Boston Music Hall. "Bob Marley and The Wailers - Easy Shankin' in Boston" è il titolo del cofanetto che contiene 13 brani e immagini private nel backstage.

Bob Marley, un'icona che, giustamente, continua a irradiare la sua potenza anche se sono passati quasi 34 anni dal giorno della sua morte prematura. Sotto molti aspetti "Tuff Gong", il soprannome che si era guadagnato nelle strade di Trenchtown, il ghetto di Kingston, è una figura unica nella storia musicale e non solo del '900: figlio di un padre bianco e di una ragazza nera, da "mezzo sangue" discriminato è diventato un leader politico e spirituale per la Giamaica, è stato la prima superstar della musica del terzo mondo, è difficile trovare nelle cronache della musica popolare un personaggio che sia riuscito a trasmettere un simile messaggio di fratellanza e di pace, a rendere così chiara la capacità trascendente di un concerto.

Marley ha compiuto con il Reggae un'operazione paragonabile all'opera di evoluzione e popolarizzazione svolta dai Beatles sul pop: per essere brevi il mondo ha scoperto e ha imparato ad amare il Reagge grazie a lui, alla sua abilità nel fonderlo con altre musiche, alla sua straordinaria capacità di renderlo un linguaggio universale e immediatamente comprensibile a tutti.

L'Italia ha avuto una prova diretta di tutto questo il 27 giugno 1980 a San Siro: un rito di fratellanza collettiva per 100 mila fortunati che ha segnato per sempre la storia della musica dal vivo nel nostro Paese e la vita di chi c'era.