Berlino chiede che Atene prenda le distanze dalle promesse elettorali di Tsipras. Obiettivo è che la Grecia torni alla crescita, ma, perché avvenga, l'Eurogruppo ha bisogno di chiare promesse da Atene sulle riforme, concordate col governo precedente. Intanto il neopremier greco è stato accolto "calorosamente" a Bruxelles. Jean Claude Juncker lo ha prima abbracciato e baciato, e poi lo ha preso per mano sorridendo, con un gesto plateale.
La richiesta di Berlino ad Atene sulla rinuncia delle promesse elettorali di Tsipras è stata resa nota dall'agenzia Apa, che ha citato un documento del governo tedesco svelato da Reuters. In precedenza la cancelliera Angela Merkel aveva avvertito: "E' ora che la Grecia dica quali sono le sue proposte concrete".
Varoufakis incontra Draghi: "Colloquio fruttuoso" - Mentre Tsipras si trova a Bruxelles, per il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, continua il tour europeo: tappa a Francoforte dove ha incontrato Mario Draghi per parlare delle banche elleniche e di un possibile scioglimento della Troika. Il colloquio col presidente della Bce è stato definito da Varoufakis, un "colloquio fruttuoso".
Varoufakis: "Mai più deficit di bilancio" - Intanto in un'intervista alla tedesca die Zeit, Varoufakis si impegna a chiudere con un avanzo strutturale il bilancio greco dei prossimi anni: "La Grecia non presenterà più, al di là della spesa per gli interessi, un deficit di bilancio. Mai più".
Senza voler rinunciare alle riforme, il ministro spiega quindi di aver chiesto all'Ocse un aiuto "per elaborare un programma di riforme". La Germania deve capire che "se noi diamo altri 300 euro all'anno a un pensionato che vive di 300 euro al mese" questo "non significa tornare indietro sulle riforme". "Se parliamo di riforme - continua - dovremmo parlare di cartelli, di greci ricchi, che non pagano le tasse".
"Bce sostenga le nostre banche" - "La Bce dovrebbe sostenere le nostre banche, in modo che noi con i nostri titoli di Stato di breve periodo possiamo sopravvivere", ha quindi detto Varoufakis, sottolinenado che questa "non sarebbe una soluzione duratura", perché il governo greco conta di aver risolto entro "inizio giugno".
"Immagino un piano-Merkel su esempio Marshall" - "Io immagino un piano-Merkel, sull'esempio del piano Marshall", ha aggiunto il ministro delle Finanze greco. "La Germania userebbe la sua forza per unire l'Europa", sottolineando che "questa sarebbe una meravigliosa eredità della cancelliera tedesca".
Merkel: "E' tempo di proposta concrete" - La, da Berlino, lancia però un avvertimento ad Atene: "E' ora che la Grecia dica quali sono le sue proposte concrete. Al momento è sottoposta a un programma, che è stato prolungato fino a fine febbraio. Siamo lieti per questi primi incontri, aspettiamo le proposte e poi possiamo parlare".
Eurogruppo straordinario sul caso Grecia - Intanto da fonti europee trapela la notizia che una riunione straordinaria dell'Eurogruppo sulla Grecia potrebbe essere convocata per l'11 febbraio, alla vigilia del vertice europeo in programma a Bruxelles.