Guardia di finanza e polizia hanno arrestato 28 persone, delle quali 27 finite in carcere e una ai domiciliari, perché ritenute appartenenti a un'organizzazione dedita al traffico di droga. L'inchiesta nasce dall'arresto a Fiumicino con 24 kg di cocaina di Federica Gagliardi, la Dama bianca nella delegazione per il G8 di Toronto. La Gagliardi passava inosservata alle dogane grazie all'appoggio di alcuni agenti corrotti.
La Dama Bianca, Federica Gagliardi, arrestata all'aeroporto di Fiumicino con un carico di cocaina, fu bloccata in flagranza grazie a una serie di intercettazioni telefoniche disposte dalla Dda di Napoli nell'ambito di un'indagine sul traffico di droga che coinvolgeva organizzazioni criminali in Campania. Dalle indagini è emerso che la donna, già in precedenza si era prestata in una circostanza a un trasporto di droga in Sudamerica.
Per quanto riguarda il trasporto di 24 chili di cocaina dal Sudamerica in Italia la Dama Bianca avrebbe insistito per portare a termine la consegna nonostante fosse venuta meno la complicità di un agente della Polaria che si era tirato indietro all'ultimo momento in seguito all'arresto di un esponente dell'organizzazione . La Dama Bianca era convinta di non avere problemi ai controlli perché aveva chiesto a due amici, ufficiali della Guardia di Finanza, di venirla a prendere al suo arrivo allo scalo della capitale. I finanzieri sarebbero stati comunque all'oscuro del traffico..
Le offrirono 50mila euro per la missione - Si prestò a trasportare un ingente quantitativo di droga in cambio di 50mila euro. Questa fu l'offerta che l'organizzazione di trafficanti fece a Federica Gagliardi perché portasse in Italia il carico di cocaina. La Dama bianca fu contattata, attraverso un'agenzia romana, i cui titolari non erano comunque a conoscenza dei retroscena, per un servizio fotografico in Venezuela. La donna che già è stata processata per il rinvenimento dei 24 chili di cocaina nei due trolley sequestrati a Fiumicino, è accusata di concorso esterno in traffico internazionale di droga.
Già una prima missione fallì - Una prima ''missione'' fallì dopo che la Gagliardi, spaventata per un controllo di polizia nei confronti di un suo complice abbandonò nell'aeroporto la valigia con il carico di droga che avrebbe dovuto portare in Italia. Più volte - hanno sottolineato gli investigatori - l'organizzazione si avvaleva della complicità di corrieri "occasionali" come la Dama Bianca.
La maxi-operazione è nata dall'arresto della Gagliardi - Il 13 marzo del 2014 la Gagliardi fu bloccata a Fiumicino all'arrivo da Caracas con 24 chili di cocaina nascosti in uno zainetto e in un trolley. La donna fu soprannominata la Dama bianca quando, a giugno del 2010, fu vista scendere dal volo di Stato che portava la delegazione italiana a Toronto per il G8 in Canada. Alla fine, la Gagliardi risultò essere la responsabile della segreteria del segretario della Regione Lazio, allora governata da Renata Polverini. Per giustificare la sua presenza al summit di Huntaville fu spiegato che la Dama Bianca, che aveva fatto parte del comitato elettorale della Polverini, durante la campagna aveva avanzato la richiesta di partecipare ad una missione all'estero in caso di vittoria elettorale.
Sequestri per circa 4 milioni di euro - I militari della guardia di finanza di Napoli e i poliziotti della questura di Frosinone hanno eseguito anche il sequestro di beni mobili e immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per circa 4 milioni. L'indagine ha portato alla luce un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga che aveva la base operativa in provincia di Napoli e ramificazioni sia in Italia sia all'estero, in particolare in Spagna, Olanda e Sud America.
I vertici dell'organizzazione avevano contatti diretti con i cartelli sudamericani, dai quali acquistavano grossi carichi di droga. Lo stupefacente, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, entrava in Italia via terra e, soprattutto, tramite navi ed aerei. Una volta nel nostro paese, la droga finiva in Campania dove andava a rifornire le piazze di spaccio. Nel corso dell'indagine sono stati arrestati diversi corrieri utilizzati per il trasporto della droga - fra i quali secondo l'indagine ci sarebbe stata anche la stessa Gagliardi - e sequestrati complessivamente 93 chili di cocaina e 930 di hashish, per un controvalore al dettaglio stimabile in almeno 35 milioni.