Sanità, definiti i nuovi LeaCi sono protesi high tech e test neonati
A fronte di nuove prestazioni c'è però la volontà di tagliare gli sprechi. Per questo, i nuovi Livelli essenziali di assistenza sanitaria prevedono controlli ai medici
Definiti i nuovi Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) e per garantire le nuove prestazioni è previsto un aumento delle disponibilità pari a 470 milioni di euro. Dalla tecniche di fecondazione allo screening neonatale e le protesi di ultima generazione per le persone disabili, sono diverse le novità nella lista delle prestazioni. Ma i Lea prevedono anche una 'stretta' sui controlli per tagliare gli sprechi.
La nuova lista delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) ai cittadini, gratuitamente o pagando un ticket, sarà esaminata mercoledì prossimo dagli assessori regionali in un incontro con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. La proposta verrà esaminata quindi al Ministero, prima del passaggio nella Conferenza Stato Regioni.
Il nodo della sostenibilità per le Regioni del nuovo elenco di prestazioni è da mesi al centro del confronto, ma la questione avrebbe trovato una soluzione, secondo quanto si apprende, proprio nella individuazione di questi nuovi fondi. Considerando che l'aggiornamento dei Lea ha richiesto una cifra pari a meno di 500 milioni, ovvero una cifra che viene dunque totalmente ricompresa nell'aumento di 2 miliardi del Fondo sanitario nazionale previsto per quest'anno e pari a 111 miliardi di euro.
Tra le novità l'anestesia epidurale, la procreazione medicalmente assistita (omologa ed eterologa), lo screening neonatale, ma anche le vaccinazioni gratuite per varicella, pneumococco, meningococco e Hpv. Entrano anche le protesi di ultima generazione per le persone disabili: apparecchi acustici a tecnologia digitale, ausili informatici per la comunicazione, apparecchi per l'incentivazione dei muscoli respiratori, barelle per docce, carrozzine innovative con sistema di verticalizzazione, scooter a 4 ruote, kit di motorizzazione per carrozzine e sollevatori. Nei Lea - aggiornati dopo 14 anni dalla loro istituzione nel 2001 - rientrano pure, come annunciato dalla stessa Lorenzin a dicembre, le indagini cliniche per la diagnosi della celiachia, le cure per endometriosi, Bpco, alcune malattie croniche e patologie rare. Sono anche garantiti i trattamenti di adroterapia oncologica (la cura dei tumori mediante l'impiego di protoni e ioni carbonio).
A fronte di nuove prestazioni c'è la volontà di tagliare gli sprechi. Per questo, i nuovi Lea prevedono controlli ai medici, da parte delle autorità regionali, per verificare la corrispondenza tra prestazioni prescritte e diagnosi. Tale misura, finalizzata a garantire la maggiore appropriatezza delle prescrizioni, riguarderà 160 prestazioni. Inoltre, gli attuali esami cosiddetti 'reflex', che prevedono un duplice accertamento diagnostico, comprenderanno il secondo esame solo se l'esito del primo lo renderà necessario. Sono inoltre previste misure finalizzate a ridurre il ricorso al parto cesareo e criteri di appropriatezza per il ricorso a day hospital, day surgery, ricoveri di lungodegenza e riabilitazione, oltre ad una riduzione dei ricoveri diurni in ospedale a fronte del potenziamento dell'assistenza specialistica ambulatoriale.
"Bene i 470 milioni in più per compensare l'aumento della spesa, ma aspettiamo per valutare. Ad ogni modo, sarebbe stato molto meglio se ci avessero lasciato i 4 miliardi che ci vogliono tagliare in modo lineare", ha commentato il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Luca Coletto.
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