Altri 9 parlamentari grillini hanno annunciato che lasceranno il M5S; sono Mara Mucci, Walter Rizzetto, Tancredi Turco, Aris Prodani, Samuele Segoni, Eleonora Bechis, Marco Baldassarre, Sebastiano Barbanti, Gessica Rostellato. Anche loro, assieme agli altri ex parlamentari grillini, parteciperanno, al Nazareno, alle consultazioni per l'elezione del presidente della Repubblica: "Se Renzi ce lo chiede noi andiamo", spiega Rizzetto.
I fuoriusciti del M5S si uniranno ora al Gruppo Misto di Montecitorio sotto la sigla "Alternativa Libera" "E' presto per dire se faremo anche un nuovo gruppo: vedremo. Penso che se riusciamo a riunirci, nulla osta", dichiara Rizzetto.
Di Maio attacca: "C'è chi si vende per poco" - La defezione non va giù ai fedelissimi di Grillo. "Legata alla presidenza della Repubblica, c'è in corso una campagna acquisti. Evidentemente o c'è qualcuno che sa comprare bene o qualcuno che si vende per poco". Lo afferma il deputato del M5S e vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. "Io credo che il M5S possa fare a meno di persone che preferiscono tradire il mandato elettorale piuttosto che portare avanti una battaglia di coerenza e onestà come quella che stiamo portando avanti da due anni ormai".
"Truppe cammellate per Renzi" - Anche il capogruppo alla Camera del M5s, Andrea Cecconi, attacca duramente gli ormai ex colleghi di partito: "Chi in questo momento lascia il Movimento 5 Stelle lo fa piegandosi alla vecchia politica, pronto a infoltire le truppe cammellate di Renzi. Noi proseguiamo sulla strada della trasparenza, loro vanno al Nazareno".
La "difesa" dei fuoriusciti - "Non è stata una scelta semplice ma noi vogliamo ricreare ora quello che pensiamo sia davvero il M5S e non è più", continua Rizzetto mentre Mucci sottolinea: "Il M5S è nato per cambiare le cose e per questo abbiamo rassegnato le dimissioni dal gruppo: noi vogliamo cambiare l'Italia e farlo con coerenza e responsabilità. Ma tra il non apire e rimanere in silenzio abbiamo scelto di ribellarci ancora una volta. Siamo un cantiere aperto".
Marco Baldassarre lancia anche un appello ai colleghi che ancora restano nel gruppo pur contestandone la deriva: "Le porte sono aperte, non si può restare dove non c'è confronto. Noi non ce ne andiamo perché tradiamo i principi, ce ne andiamo perché vogliamo ribadirli".