ALL'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO

Stato-mafia: polemica su NapolitanoRoma, "Bande criminali nel calcio"

Il presidente della Corte di appello del capoluogo lombardo, Giovanni Canzio, ha definito infatti "evitabile" la deposizione dell'ex Capo dello Stato. Il pg di Roma ha lanciato l'allarme per i rapporti tra criminalità e il mondo degli ultrà. Allerta anche per i foreign fighters

© ansa

Per il presidente della Corte d'appello di Milano, Giovanni Canzio, l'audizione di Giorgio Napolitano da parte dei giudici di Palermo sulla trattativa Stato-mafia poteva essere evitata. "E' mia ferma e personale opinione, tuttavia, che questa dura prova si poteva risparmiare al Capo dello Stato, alla magistratura stessa e alla Repubblica Italiana", dice infatti Canzio nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario.

Di tutt'altro avviso rispetto a Canzio, Nino Di Matteo, titolare del processo sulla trattativa Stato-mafia. "Non ho intenzione di commentare le dichiarazioni del presidente della Corte d'appello di Milano, ma l'utilità della citazione a testimoniare dell'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è già stata oggetto di valutazione della Corte d'assise di Palermo", ha detto infatti il pm.

Roma, pg: "Infiltrazione criminalità nel calcio" - "Crea forte preoccupazione l'infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo del calcio, come emerge da una serie di episodi e di inchieste giudiziarie avviate di recente". E' quanto afferma il procuratore generale presso la corte di Appello di Roma, Antonio Marini, nella sua relazione. "In questi ultimi anni i rapporti fra la criminalità organizzata - prosegue Marini - sono diventati sempre più stretti e connotati di ambiguità, soprattutto quelli con la tifoseria degli ultras. Un episodio di questo tipo si e' verificato in occasione della finale di coppa Italia del 3 maggio con Gennaro De Tommaso, noto come Genny 'a carogna". Per il magistrato si tratta di "un fatto grave e sconcertante" che "dimostra come la violenza ultras dentro fuori gli stadi non è solo questione di ordine pubblico".

Roma, "tenere alta guardia su terrorismo" - "A voler ritenere Roma culla della cristianità, di cui si vagheggia la conquista sia stata evocata dal terrorismo di matrice jihadista, è bene non sottovalutare il pericolo e tenere alta la guardia", ha ricordato Marini."Fra i principali fattori di rischio - aggiunte il pg - v'è l'accensione improvvisa di cellule dormienti. Parimenti preoccupante è il fenomeno dei foreign fighters. La necessità è di rafforzare gli strumenti normativi e in tal senso è auspicabile l'istituzione di una Procura Nazionale Antiterrorismo al fine di rendere più efficace il coordinamento delle indagini non solo a livello nazionale ma soprattutto a livello internazionale".

A Milano si apre l'anno giudiziario