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Fabrizio Corona ai giudici: "Sto male" Milano, la difesa chiede i domiciliari

"Ho seri problemi psicologici e vi chiedo di darmi un'opportunità", ha detto l'ex re dei paparazzi durante l'udienza. I fan: "Non mollare"

-olycom

"Sto male, ho seri problemi psicologici e vi chiedo di darmi un'opportunità". Così Fabrizio Corona, stando a quanto riferito dal suo legale, l'avvocato Ivano Chiesa, si è rivolto ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano durante l'udienza in cui la difesa ha chiesto la concessione della detenzione domiciliare per ragioni di salute. Il sostituto pg Giulio Benedetti ha dato parere contrario e i giudici dovrebbero decidere nel giro di una settimana.

Quando l'ex agente fotografico dei vip è uscito dall'aula, dopo l'udienza durata circa 45 minuti, è stato accompagnato dalle guardie penitenziarie fuori dal Palazzo di Giustizia attraverso corridoi laterali. Alcuni fan, anche affacciati alle finestre che danno su un cortile interno, hanno applaudito e gridato "Forza Fabrizio, non mollare".

"Chiediamo che il nuovo presidente della Repubblica, quando sarà eletto, ci dia una mano e conceda la grazia parziale a Corona", ha poi spiegato l'avvocato Chiesa. Nelle scorse settimane la difesa di Corona ha chiesto la grazia parziale a Giorgio Napolitano, ossia che il presidente della Repubblica (ora della questione dovrà occuparsi il prossimo presidente) cancelli la parte di condanna, 2 anni e 6 mesi circa, che l'ex agente fotografico deve ancora scontare in relazione alla pena di 5 anni inflitta per il foto-ricatto ai danni dell'ex attaccante della Juventus, David Trezeguet.

"Fabrizio - ha sottolineato l'avvocato Chiesa - non è un soggetto pericoloso, come sostiene la Cassazione, ma un uomo intelligente, che ha già detto di aver sbagliato e che ora, come ha dimostrato anche oggi, davanti ai giudici si comporta da galantuomo". Inoltre, ha concluso il legale, Corona è anche "un grande contribuente italiano, dato che anche qualche settimana fa dal carcere ha versato al fisco un milione e mezzo di euro".

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