Un paziente di 24 anni è stato dimesso dal centro cardiovascolare dell'Università del Michigan, negli Usa, con un cuore totalmente artificiale che gli permette di vivere in attesa della disponibilità di un trapianto. Il dispositivo, denominato SynCardia, funziona grazie a un apparecchio portatile che può essere trasportato in una borsa a tracolla. Una tecnologia molto avanzata che ha permesso al ragazzo di tornare a casa "senza un cuore".
A spasso "senza cuore" - Il dispositivo SynCardia è stato approvato nel mese di luglio come "ponte" per i candidati in lista per un trapianto cardiaco che presentino una situazione clinica stabile. Proprio come un cuore "vero", anche quello temporaneo dell'Università del Michigan è provvisto di valvole e ventricoli perfettamente funzionanti, progettati per scongiurare disfunzioni ed errori che possono rivelarsi letali. Il "driver" che consente al cuore di battere pesa circa cinque chili ed è trasportabile in uno zaino, in una borsa a tracolla o come un trolley.
Una svolta nelle pratiche di trapianto - Si tratta di un'autentica pietra miliare nell'ambito dei trapianti di cuore, messi a dura prova dalla sempre più scarsa disponibilità di donatori e dall'incremento delle malattie cardiache. Una vera e propria ancora di salvezza, se si considera che il ragazzo soffriva di displasia ventricolare destra e ha subito uno shock cardiogeno in seguito all'installazione di un defibrillatore.
Sembrava un caso "impossibile", ma poi per fortuna è riuscito a tornare a casa con le sue gambe e un cuore del tutto artificiale. Deve solo stare attento a seguire alcune piccole regole: rimanere vicino a un alimentatore, mantenere una dieta povera di sodio e seguire un trattamento con anticoagulanti.