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Italicum, respinti gli emendamenti Gotor Passa invece il "super canguro" di Esposito

Il premier: "Non ci fermano". Bersani riunisce i 140 parlamentari "dissidenti" e avverte: "Mediazione era possibile, ora Renzi decida". Riforme, tornano i senatori a vita

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Il Senato ha bocciato con 170 no l'emendamento Gotor alla legge elettorale, che puntava a modificare la proporzione fra i nominati e quelli scelti con le preferenze, a favore di quest'ultimo sistema. Respinto anche il secondo emendamento Gotor che, fra le altre modifiche, prevedeva correzioni al capitolo dei capilista, sempre a favore del sistema delle preferenze. I no sono stati 168, i sì 108 e 3 le astensioni. Ok al "super canguro" di Esposito.

Italicum, respinti gli emendamenti Gotor Passa invece il "super canguro" di Esposito

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Il senatore "dissidente" del Pd, Miguel Gotor
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I risultati della votazione sul secondo emendamento Gotor
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I 140 frondisti dem riuniti a Montecitorio - Sono 140 i membri della minoranza del Pd riuniti a Montecitorio. A partecipare all'incontro sul tema delle riforme sono presenti, tra gli altri, Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Rosy Bindi, Pippo Civati, ma anche Stefano Fassina, Francesco Boccia, Cesare Damiano e molti senatori in prima fila nella battaglia all'Italicum come Miguel Gotor, Vannino Chiti, Corradino Mineo. "Sembra proprio una riunione di partito", afferma il bersaniano Giacomo Portas.

Bersani: "Mediazione era possibile" - "Renzi lo sa benissimo: c'era una possibile mediazione sull'Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall'unità del Pd". Così Pierluigi Bersani commenta la spaccatura dentro il Pd sulla riforma della legge elettorale.

"Pericoloso dare del parassita a minoranza" - Bersani punta poi il dito contro Esposito, colpevole di aver associato la parola parassita alla minoranza Pd: "Dare del parassita a Corsini, Gotor, Mucchetti, è pericoloso. E' gente per bene che non chiede niente e va trattata con rispetto. Se viene meno il rispetto è finita", dichiara l'ex segretario del Pd.

Chi ha votato contro e chi no - Dei 29 firmatari del documento della minoranza sulla legge elettorale, hanno votato a favore dell'emendamento Gotor in 26. A fare i conti, tabulato alla mano, è lo stesso senatore dissidente, uscito dall'Aula subito dopo la bocciatura della sua proposta di modifica. Dei 29 firmatari, in due non hanno preso parte al voto: Felice Casson e Rosaria Capacchione, mentre Josefa Idem si è astenuta. Ma si è aggiunto Roberto Ruta, che non era tra i firmatari del documento.

Passa il "super canguro" - L'Aula del Senato ha invece dato il via libera all'emendamento Esposito, il cosiddetto "super canguro" che di fatto taglia tutte le altre proposte di modifica contrarie. A favore 175 senatori, contrari 110 e due gli astenuti.

Renzi: "La legge elettorale è vicina" - "L'Italia va avanti, chi prova a interrompere tutte le volte il percorso delle riforme possiamo dire che, per il momento, non ce la fa". Così il premier Matteo Renzi dopo il sì del Senato all'emendamento Esposito. "Un grandissimo risultato, ora la legge elettorale è molto più vicina", aggiunge.

Calderoli: "Preclusi 35mila emendamenti" -
Con il via libera al super canguro, "cadono di fatto 35mila proposte di modifica della legge elettorale" delle 47mila presentate. Lo afferma Roberto Calderoli (Lega Nord), in Aula. Esplode la protesta del Movimento 5 Stelle.

Sacconi: "La maggioranza istituzionale tiene" - "La maggioranza istituzionale ha perfettamente tenuto con il voto sugli emendamenti Gotor che, al di là di specifici, condivisibili contenuti, volevano disegnare una riforma significativamente diversa rispetto a quella concordata dal Pd, da Area popolare e da Forza Italia". E' il commento di Maurizio Sacconi, capogruppo di Ap al Senato, al voto sugli emendamenti Gotor.

Riforme, tornano i senatori a vita - Mentre al Senato si discute di Italicum, alla Camera c'è la riforma costituzionale. Montecitorio ha approvato un emendamento di Ettore Rosato (Pd) che riporta in Aula i senatori a vita. "Il Senato sarà composto da "novantacinque senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da cinque senatori che possono essere nominati dal Presidente della Repubblica", si legge nel testo.

Pippo Civati vota contro - Pippo Civati è l'unico deputato del Pd a votare contro l'emendamento che ha ripristinato i cinque senatori a vita nel nuovo Senato. Ad astenersi, secondo quanto si evince dalla lettura dei tabulati della votazione, sono stati in due: la prodiana Sandra Zampa e Michele Ragosta. I democratici assenti alla votazione sono stati 65: tra loro Giuseppe Lauricella, autore dell'emendamento che, contro il parere del governo, aveva fatto "saltare" i senatori a vita in commissione.

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