Educazione

Come avvicinare i bambini all'arte

Parlare ai bambini usando una lingua diversa da quella delle parole, usando cioè le immagini, contribuisce ad attirare l’attenzione dei piccoli critici

© agenzia

L'Italia è un paese di immense risorse artistiche. Tanto che non si sanno neanche quante. Sono state catalogate, conservate, nascoste, rubate, espatriate, sotterrate… Se solo si tenessero in considerazione le opere conosciute e presenti sul territorio italiano, non potrebbero essere contenute in un normale dizionario enciclopedico, o in un normale corso di studi in storia dell'arte.

Ogni scultura, dipinto, opera d'arte ha dietro una storia da raccontare che, se raccontata nel modo giusto, è in grado di incantare i bambini. I capolavori più celebri possono diventare fiabe che quindi, tradotte nel linguaggio dei piccoli, li emozionano insegnando i trucchi usati dai più grandi artisti della storia.

Non occorre selezionare le opere d'arte di cui parlare o da visitare, pensando a quali possano essere più o meno adatte all'età dei bambini. Una visita a un museo deve essere percepita dal bambino come se fosse una giornata da passare nel parco divertimenti, in un bosco delle fiabe. La differenza sta nella guida. Anche un bosco delle fiabe potrebbe diventare noiosissimo se la guida non fosse in grado di interessare e coinvolgere i bambini.

Il Caravaggio, Leonardo, Boccioni, Rembrandt per i bambini devono essere al pari di Perrault, di Antoine de Saint-Exupéry, dei Fratelli Andersen; diventare dei narratori che hanno intrappolato una storia avvincente in un'opera d'arte. Perché l'arte, per essere divertente, non deve essere spiegata ma deve essere il punto di partenza, di passaggio o di arrivo di un parlare che si trasmette attraverso l'azione di coloro che in passato hanno messo su una tela o in un blocco di cemento i propri pensieri.

Far venire la voglia di imparare è la questione principale di ogni tipo di educazione, soprattutto nell'educazione all'arte. Infatti non è importante come si imparano le cose, ciò che conta è come viene costruita e come emerge la voglia di apprendere.

Per questo motivo occorre parlare ai bambini per comunicare le cose che ci appassionano, occorre entrare in contatto con l'interlocutore stabilendo un feeling. Jacques Dalcroze, un grande educatore, diceva agli insegnanti: “Fate che le vostre lezioni diventino opera d'arte”. L'arte, se c'è, sta anche lì dove si è (o non c'è). Perché non prenderne spunto da questo concetto?