Lo Yemen a un passo dal colpo di Stato. Lo afferma il ministro dell'Informazione Nadia Sakkaf dopo gli intensi scontri esplosi a Sana'a vicino al palazzo presidenziale tra i ribelli sciiti Houthi e i militari. Il golpe, ha spiegato Sakkaf, sarebbe imminente dopo che i miliziani hanno assaltato l'agenzia di stampa ufficiale e la stazione tv.
"Credo che nessuno abbia il controllo di Sana'a in questo momento", ha aggiunto Sakkaf, spiegando che il presidente Abed Rabbo Mansur Hadi è tuttora nella capitale, così come i ministri del governo. "Potremmo vedere un altro Yemen entro stasera", ha detto il ministro, sottolineando che parte dell'esercito non obbedisce agli ordini del presidente Abed Rabbo Mansur Hadi.
Le violenze sono esplose in mattinata dopo che i miliziani si sono scontrati con le forze governative vicino al palazzo presidenziale. Gli scontri hanno causato un numero imprecisato di vittime, mentre testimoni riferiscono di un viavai di ambulanze. Su Twitter l'attivista Hisham Al-Omeisy ha parlato di "corpi per strada". Intanto il ministero dell'Interno yemenita ha annunciato che la tregua con i ribelli sciiti, che era stata siglata in mattinata, è entrata effettivamente in vigore.
Usa pronti a evacuare l'ambasciata - E gli Stati Uniti sarebbero pronti ad evacuare la loro ambasciata in Yemen, dove la situazione nella capitale e attorno al palazzo presidenziale è sempre più critica: lo riporta la Cnn, secondo cui i soldati americani sono stati già allertati in modo da agire rapidamente in qualsiasi momento.