Foto di neri usate come bersagli: bufera sulla polizia di Miami Beach
Il capo della polizia costretto a sospendere il programma, ma non verranno intraprese azioni disciplinari
Per allenarsi al poligono di tiro, usavano vecchie foto segnaletiche. Ma solo di afroamericani. E sul comportamento degli agenti di Miami Beach, in Florida, si è subito accesa un'aspra polemica, che ha indotto il capo della polizia, J. Scott Dennis, a sospendere il programma di allenamento per i cecchini. "Il dipartimento riconosce che, estrapolato dal contesto, ciò può apparire offensivo", ma non verranno intraprese azioni disciplinari.
Ad accendere al polemica era stata il sergente Valerie Deant della guardia nazionale: arrivata al poligono per una sessione di tiro, aveva trovato in un cestino la foto segnaletica del fratello (risalente a 15 anni fa) sforacchiata dai colpi dei cecchini della polizia che si erano allenati prima di lei. E assieme a quella del fratello della soldatessa, nei cestini dopo essere state utilizzate come bersagli c'erano le foto segnaletiche anche di molte altre persone, tutte di colore.
Inizialmente il capo della polizia si era schierato con i suoi agenti, sottolineando come l'utilizzo delle fotografie fosse "vitale per affinare le capacità di riconoscimento dei volti" da parte dei cecchini, che devono essere sicuri di colpire la persona giusta. E aveva spiegato come fossero stato usate immagini di persone di ogni razza e sesso, e non solo quelle degli afroamericani. Alla fine però, a causa della crescente tensione tra la polizia e la comunità nera della Florida, il programma è stato sospeso.
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