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Turisti, giornalisti, cooperanti, tecnici, ristoratori: ecco gli italiani rapiti nel mondo

Dall'Africa al Medio Oriente, ecco le storie dei connazionali che sono stati protagonisti di sequestri negli ultimi dieci anni

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Dall'Africa al Medio Oriente, passando per le Filippine: ecco le storie dei connazionali che sono stati protagonisti di sequestri negli ultimi dieci anni.

Turisti, giornalisti, cooperanti, tecnici, ristoratori: ecco gli italiani rapiti nel mondo

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Sergio Cicala, 65 anni, rapito con la moglie Philomene Pwelgna Kaboure in Mauritania, il 18 dicembre 2009. Al Qaida ha rivendicato la responsabilità per il rapimento della coppia attraverso un messaggio audio. I due sono stati rilasciati dopo 4 mesi di prigionia.
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Amedeo Ricucci a Herat in Afghanistan. Ricucci, con il fotografo Elio Colavolpe, il documentarista Andrea Vignali e la freelance Susan Dabbous, era stato rapito nel nord della Siria e liberato dopo quasi nove giorni di prigionista il 13 aprile 2013.
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Bruno Pellizzari e la compagna Deborah Calitz, rapiti il 10 ottobre 2010 a largo della costa della Tanzania da un gruppo di pirati somali, mentre stava trasferendo uno yacht dalle Seychelles. Sono stati rilasciati il 21 giugno del 2012.
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Il tecnico Marco Vallisa rapito in Libia il 5 luglio 2014 e liberato a novembre
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L'arrivo all'aeroporto di Ciampino dell'inviato Rai Amedeo Ricucci, uno dei quattro giornalisti italiani sequestrati nel nord della Siria e tornati liberi dopo quasi nove giorni, Roma, 13 aprile 2013.
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Il giornalista di Avvenire Claudio Monici rapito in Libia con altri tre colleghi italiani, Domenico Quirico, Giuseppe Sarcina e Claudio Monici, il 24 agosto 2011.
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Giuliana Sgrena sorretta da due persone scende dalla scaletta dell' aereo Falcon della Presidenza della Repubblica sulla pista dell' aeroporto militare di Ciampino per essere condotta all' ospedale del Celio, il 5 marzo 2005. La giornalista italiana era stata sequestrata a Baghdad il 4 febbraio.
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Maurizio Agliana (in alto a sinistra), Umberto Cupertino (in alto a destra), Salvatore Stefio (in basso a sinistra) e Fabrizio Quattrocchi (in basso a destra). I quattro contractor furono rapiti in Iraq nel 2004: Quattrocchi fu ucciso, gli altri tre liberati dopo 56 giorni di prigionia.
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Simona Pari rapita assieme alla collega cooperante Simona Torretta a Baghdad il 7 settembre 2004 e liberate il 28 settembre dello stesso anno.
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Il comandante Orazio Lanza abbracciato alla moglie Caterina Romeo. Lanza nel 2011 è rimasto sette mesi, da aprile a novembre, assieme al suo equipaggio sul mercantile Rosalia D'Amato, prigioniero dei pirati somali.
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Claudio Colangelo, turista, rapito in India, assieme alla guida Paolo Bosusco, da un gruppo di guerriglieri maoisti e rilasciato il 14 marzo 2012.
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L'arrivo all'aeroporto di Ciampino di don Giampaolo Marta, rapito in Camerun e rilasciato dopo due mesi di prigionia.
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I tecnici Luciano Gallo e Francesco Scalise, rapiti in Libia il 17 gennaio 2014 e liberati il 7 febbraio.
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Padre Paolo Dall'Oglio è scomparso in Siria il 29 luglio 2013
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L'inviato de La Stampa Domenico Quirico viene rapito due volte: la prima volta nel 2011 in Libia per due giorni (con i colleghi Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina, entrambi del Corriere della Sera, e Claudio Monici di Avvenire); la seconda volta nel 2013 in Siria per cinque mesi.
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Modesto di Girolamo, l'ingegnere abruzzese rapito in Nigeria e rilasciato dopo 5 giorni di prigionia.
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Giovanni Lo Porto, l'operatore umanitario della ong tedesca Welt Hunger Hilfe rapito a Qasim Bela in Pakistan il 19 gennaio 2012. L'uomo sarebbe tuttora nelle mani dei suoi sequestratori.
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Simona Pari e Simona Torretta rapite a Baghdad il 7 settembre 2004 e liberate il 28 settembre dello stesso anno.
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Paolo Dall'Oglio e Giovanni Lo Porto. Padre Dall'Oglio è scomparso in Siria il 29 luglio 2013, Giovanni Lo Porto fu sequestrato il 19 gennaio 2012 a Multan, nella provincia del Punjab, a cavallo tra Pakistan e Afghanistan. Entrambi sarebbero ancora in mano ai sequestratori.
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Francesco Azzarà, il cooperante di Emergency di Motta San Giovanni (RC) sequestrato nell'agosto 2011 in Darfur e liberato il 16 dicembre 2011.
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Il giornalista Daniele Mastrogiacomo fu rapito nel sud dell'Afghanistan il 4 marzo 2007 e liberato dopo 15 giorni.
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Gianantonio Allegri, uno dei due preti di Vicenza rapiti in Camerun, il 5 aprile 2014 e liberato il primo giugno.
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L'arrivo all'aeroporto di Ciampino di Andrea Vignali e Elio Colavolpe, due dei quattro giornalisti italiani sequestrati nel nord della Siria e tornati liberi dopo quasi nove giorni, Roma, 13 aprile 2013.
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I tre operatori sanitari di Emergency rapiti il 10 aprile 2010 in Afghanistan. Marco Garatti chirurgo, Matteo Pagani Gauzzugli Bonaiuti, responsabile della logistica, e Matteo Dell'Aira. I tre sono stati liberati dopo 8 giorni di prigionia.
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L'inviato del Corriere della Sera, Giuseppe Sarcina, rapito in Libia il 24 agosto 2011 , e liberato dopo due giorni, insieme ad altri 3 giornalisti italiani, Elisabetta Rosaspina, Domenico Quirico, Claudio Monici.
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Il tecnico Gianluca Salviato, dopo otto mesi in ostaggio in Libia, al suo arrivo alla stazione ferroviaria di Mestre, 16 novembre 2014.
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Clementina Cantoni, la cooperante italiana sequestrata a Kabul il 16 maggio 2005 e liberata dopo 24 giorni di prigionia.
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Maria Sandra Mariani, turista fiorentina di 53 anni, catturata a febbraio 2011 in Algeria e rilasciata il 17 aprile dello stesso anno.
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Rossella Urru, la cooperante rapita nel sud dell'Algeria nell'ottobre 2011 e rilasciata a luglio del 2012.
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La guida Paolo Bosusco rapito in India da un gruppo di guerriglieri maoisti Naxaliti il 14 marzo 2012 e liberato dopo circa un mese.
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Lorella Paganelli, uno dei cinque turisti italiani rapiti in Egitto il 23 settembre 2008. Oltre ai 5 italiani, furono sequestrari anche 5 turisti tedeschi e una romena e otto egiziani. Sono stati liberati dopo circa una settimana.
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Enzo Baldoni, il giornalista freelance rapito e ucciso nel 2004, a 56 anni, in Iraq da una sedicente organizzazione fondamentalista musulmana.
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L'arrivo all'aeroporto di Ciampino della giornalista freelance Susan Dabbous, di origini siriane, una dei quattro giornalisti italiani sequestrati nel nord della Siria e tornati liberi dopo quasi nove giorni nell'aprile 2013.
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I quattro dipendenti della società di costruzione Bonatti rapiti in Libia nel luglio 2015. I loro nomi: Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla
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Il 56enne Rolando Del Torchio, ex sacerdote italiano rapito il 7 ottobre 2015 nel suo ristorante a Dipolog City, nel sud delle Filippine, in un'area dove operano diversi gruppi separatisti musulmani

Il primo rapimento recente di italiani nel mondo a lasciare il segno nella memoria collettiva è del 2004, in Iraq. Vengono sequestrati a Baghdad 4 contractor, Fabrizio Quattrocchi, Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio. Quattrocchi viene ucciso, gli altri liberati. Indimenticabile il video in cui la vittima dice ai carnefici: "vi faccio vedere come muore un italiano".

Lo stesso anno sempre in Iraq vengono rapiti il freelance Enzo Baldoni, ucciso poco dopo, e le due cooperanti Simona Torretta e Simona Pari, liberate dopo 19 giorni.

Nel 2005 tocca alla giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena. Subito dopo la sua liberazione, un militare americano uccide per sbaglio il funzionario del Sismi Nicola Calipari che era andato a prenderla.

Nel 2007 in Afghanistan viene rapito dai talebani il giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo, poi liberato.

In Mali nel 2009 Al Qaida rapisce due coniugi italiani, Sergio Cicala e Philomene Kabouré. Vengono liberati l'anno dopo.

L'inviato della Stampa Domenico Quirico viene rapito due volte: la prima volta nel 2011 in Libia per due giorni (con i colleghi Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina, entrambi del Corriere della Sera, e Claudio Monici di Avvenire); la seconda volta nel 2013 in Siria per cinque mesi.

I pirati somali nel 2011 catturano due navi mercantili italiane, la Savina Caylyn, con 5 italiani a bordo, e la Rosalia D'Amato, con 6 italiani. Gli ostaggi vengono liberati insieme alle unità lo stesso anno, dopo mesi di prigionia.

Nel 2011 nel Darfur in Sudan viene catturato dai ribelli locali il cooperante di Emergency Francesco Azzarà, liberato dopo 124 giorni. Lo stesso anno gli shabaab somali catturano al largo della Tanzania l'italo-sudafricano Bruno Pellizzari, mentre si trova sulla sua barca a vela con la fidanzata sudafricana. Viene liberato dopo un anno e mezzo con un blitz dell'esercito somalo.

In Algeria nel 2011 i terroristi islamici sequestrano la turista Sandra Mariani e la cooperante Rossella Urru. Entrambe vengono liberate nel 2012.

In quello stesso anno finisce invece tragicamente il rapimento in Nigeria dell'ingegnere Franco Lamolinara, sequestrato dai jihadisti nel 2011: l'italiano viene ucciso dai sequestratori durante un blitz delle forze speciali di Londra, che volevano liberare un ostaggio britannico tenuto con lui.

Nessuna notizia dopo oltre tre anni del cooperante Giovanni Lo Porto, sequestrato in Pakistan nel 2012 mentre lavorava per una ong tedesca, né del gesuita padre Paolo Dall'Oglio. Quest'ultimo scompare in Siria nel 2013, mentre cerca di mediare a Raqqa per la liberazione di un gruppo di ostaggi. Voci contrastanti lo danno prima per morto, poi prigioniero dell'Isis.

Nel 2014 in Libia vengono rapiti due tecnici italiani, in due diversi episodi: l'emiliano Marco Vallisa e il veneto Gianluca Salviato, entrambi liberati dopo diversi mesi.

Il 20 luglio 2015 quattro dipendenti italiani della società di costruzioni Bonatti vengono rapiti a Mellitah, in Libia. A giugno la stessa sorte era toccata invece al medico Ignazio Scaravilli, poi liberato.

L'ultimo caso di un connazionale sequestrato in territorio straniero è quello del 56enne Rolando Del Torchio, ex sacerdote missionario rapito nel suo bar-ristorante da sette uomini armati, nel sud delle Filippine. rapitori sono stati visti allontanarsi in mare a bordo di un motoscafo. Ma nella zona era ormai calato il buio, e la ricerca delle forze dell'ordine locali non ha portato finora a nessun risultato.

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