A VERVIERS

Operazione anti-terrorismo in Belgio, due morti nel blitz della polizia contro jihadisti

Alcune persone sarebbero state fermate. Un terrorista sarebbe rimasto ferito

© -afp

Erano tornati dalla Siria da una settimana e stavano preparando un grande attentato in Belgio, i componenti della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia a Verviers (quasi ai confini con la Germania) in una maxioperazione che ha portato ad una decina di controlli e perquisizioni, anche a Bruxelles, Villvord, Zaventem, Moelenbeck e Anderlecht, dove in un edificio è stato rinvenuto dell'esplosivo.

Altre due sparatorie sono state segnalate in tarda serata nei paesi di Angleur e Amercoeur, nella provincia di Liegi e non lontani da Verviers, dove sono stati ritrovati anche kalashnikov, prodotti per fabbricare bombe e divise da poliziotto. Le sparatorie sarebbero seguite a un inseguimento tra un'auto, intercettata nella provincia belga di Lussemburgo, e la polizia stradale. Secondo i media locali, non sarebbe stato però confermato alcun collegamento con le operazioni anti terrorismo in corso nel Paese.

L'alta presenza di "foreign fighters" in Belgio - Tutte zone e comunità in cui è segnalata forte la presenza dei cosiddetti "foreign fighters", i combattenti Ue radicalizzati e addestrati, che tornando dalla Siria e da altre aree di crisi, sono vere e proprie bombe ad orologeria, pronte a scatenare l'inferno. Il numero di europei confluiti tra le maglie della Jihad, secondo le ultime stime fornite da Europol è tra i 3.000 ed i 5.000. Di questi circa 400 dal Belgio. Un numero alto, soprattutto se commisurato alle dimensioni del Paese.

Jihadisti volevano colpire la polizia - Nel mirino dei fondamentalisti c'era la polizia. E dalle intercettazioni, con cimici nascoste negli edifici in cui i tre si recavano abitualmente e nei loro veicoli, era emerso chiaramente che avrebbero colpito a breve. Intanto un'auto in borghese della polizia era già stata notata dai vicini nei giorni precedenti.

Il blitz scattato nel pomeriggio di giovedì - Dalla Procura federale non forniscono molti dettagli sul blitz delle forze speciali, iniziato nel pomeriggio intorno alle 17,45 e conclusosi con la morte di due terroristi e l'arresto di uno di questi.

Secondo le ricostruzioni dei magistrati i primi ad aprire il fuoco sarebbero stati i tre uomini. Non appena si sono accorti della presenza degli agenti delle forze speciali che stavano per fare irruzione, hanno cominciato a sparare con armi da guerra. Armi semiautomatiche e kalashnikov. Intanto dai tetti degli edifici attorno, i tiratori scelti seguivano la situazione.

Indagini partite da alcune settimane, possibili legami con Coulibaly - Intanto la procura federale sottolinea che le indagini erano iniziate già da alcune settimane, e non smentisce né conferma legami della cellula con gli attentati di Parigi, ed in particolare con Ahmedi Coulibaly, che proprio in Belgio avrebbe acquistato le armi per l'attentato nel supermercato kosher. Nella notte nuove perquisizioni, in una grande operazione coordinata a livello di sette Paesi europei e in Yemen.