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Omicidio Soleimani, l'Iran giustizia una presunta spia americana

L'uomo, che collaborava con le forze Quds in qualità di traduttore, era accusato di aver trasmesso informazioni alla Cia e al Mossad.

Era stato accusato di essere una spia al servizio di Cia e Mossad, i servizi di intelligenze americani e israeliani, e di aver fornito informazioni per l'attentato che ha portato alla morte del generale Qassem Soleimani. Dopo due anni di prigionia, Mahmoud Mousavi-Majd è stato giustiziato in Iran. A diffondere la notizia è stata l'agenzia di stampa nazionale Irib.

Secondo il tribunale di Teheran, l'uomo avrebbe fornito informazioni sensibili sull'unita di spedizione Quds, forza speciale del Corpo armato della rivoluzione islamica guidato da Soleimani in persona.

Al momento della morte del Generale, il sospettato si trovava già in carcere da più di un anno. Majd, che collaborava con le Quds come traduttore, risiedeva in Siria con la sua famiglia dal 1990. 

Il 29 giugno scorso l’Iran ha emesso mandati d’arresto per 36 cittadini di Stati Uniti e altri Paesi, incluso il presidente americano Donald Trump, con l’accusa di aver ordinato, preparato o attuato l’uccisione del generale Soleimani.

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