"La scomparsa di Anita Ekberg mi fa ripensare ai miei 16 anni. Era il 1960 e io cantavo già con l'orchestrina della maestra Scaglioni". Così Gianni Morandi ha voluto ricordare la celebre attrice scomparsa domenica a 83 anni. Intanto i funerali sono stati fissati per mercoledì mattina nella chiesa evangelica luterana di Roma mentre martedì pomeriggio verrà esposta a fontana di Trevi una grande immagine dell'attrice con la scritta "Ciao Anita".
"Il ritorno la notte, dalle serate nei dancing e nelle balere delle province emiliane e romagnole, la maestra - ha scritto Morandi - mi ospitava, facendomi dormire nella casa dei suoi genitori, in centro a Bologna. Mi volevano bene e mi trattavano come fossi un loro nipote. Il padre della maestra ogni tanto mi portava a fare un giro in via Indipendenza facendomi conoscere la città, prima che io riprendessi la corriera verso il mio paese, Monghidoro. Un giorno passando davanti al cinema Metropolitan, vedemmo la locandina di un film di cui tutti parlavano, 'La dolce vita'. Era vietato ai minori di 16 anni e io li avrei compiuti a dicembre. Il signor Scaglioni noto' la mia grande curiosità e andò a convincere la cassiera e le maschere... 'mancano solo pochi mesi, fatelo entrare!'. E cosi' - conclude Morandi - vidi quel film che sarebbe entrato nella storia del cinema mondiale e che in seguito avrei rivisto tante altre volte, scoprendone poi la grandezza e apprezzando il genio di Federico Fellini".
il Comune di Roma ha invece deciso di onorare l'attrice esponendo una sua immagine nel luogo a cui la sua immagine è rimasta legata per l'intera carriera, ovvero nel luogo dove Federico Fellini, la Ekberg e Marcello Mastroianni "crearono una straordinaria icona di Roma in uno dei film più belli della cinematografia mondiale, 'La Dolce Vita' - ha fatto sapere l'Assessorato alla Cultura che ha curato l'iniziativa -, è doveroso un saluto della città".