Un altro grande lutto nel mondo del cinema. Icona indiscussa della "Dolce Vita", Anita Ekberg viveva da anni a Genzano, in una villa in località Montegiove. Aveva 83 anni e da molto tempo era ricoverata in una clinica privata dei Castelli Romani senza potersi più muovere.
Famosa in tutto il mondo per la sua interpretazione nel film "La dolce vita" (1960) di Federico Fellini e per la famosa scena in cui entra nella Fontana di Trevi, Kerstin Anita Marianne Ekberg, in arte Anita Ekberg viveva da molti anni in ospedale su una sedia a rotelle. Era sola e non ha mai avuto figli. In condizioni economiche precarie, nel 2011 fece la sua ultima richiesta d'aiuto alla Fondazione Fellini di Rimini, dopo essere stata ricoverata in una casa di cura in seguito a una caduta che le aveva procurato una frattura al femore, rendendola non più autonoma.
Era nata a Malmö il 29 settembre 1931. Dopo aver vinto il titolo di Miss Svezia nel 1950, si era trasferita negli Stati Uniti dove il produttore Howard Hughes l'aveva subito notata e introdotta nel mondo del cinema. I suoi primi film intorno alla fine degli anni Cinquanta accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in "Artisti e modelle" del 1955. Il primo Golden Globe come attrice emergente nel 1956 per l'ultimo film della coppia Lewis-Martin, "Hollywood o morte!" diretto da Frank Tashlin. Sempre nello stesso anno King Vidor le affidò una parte nel kolossal "Guerra e pace". Dopo aver girato nel 1959 "Nel segno di Roma", diretto da Guido Brignone, e dove vestì i panni della regina Zenobia, che si ribella all'Impero Romano, la Ekberg interpretò il ruolo di Sylvia nel film che la rese un'icona, "La dolce vita" di Federico Fellini (1960): la scena del bagno nella Fontana di Trevi diventerà un classico che entrerà per sempre nella storia del cinema mondiale.
Fellini tornerà a dirigerla nello straordinario episodio "Le tentazioni del dottor Antonio" in "Boccaccio '70" (1962), con Peppino De Filippo, e nella parte di se stessa in "I clown"s (1970) e "Intervista" (1987). Nel 1963 tornò a Hollywood dove recitò in "I 4 del Texas" per la regia di Robert Aldrich e accanto a Dean Martin, Frank Sinatra e Ursula Andress; lo stesso anno fu accanto a Bob Hope in "Chiamami Buana".
Dalla seconda metà degli anni sessanta spostò la residenza in Italia e lavorò in svariate produzioni europee, ma poche degne di nota, sebbene accanto a personaggi come Alberto Sordi e Vittorio De Sica.
Negli anni settanta fu poi la volta dei film di genere come la commedia sexy "Casa d'appuntamento" con Barbara Bouchet. E' in questi anni che posò anche per una copertina di Playmen dove comincò ad apparire visibilmente ingrassata. Passata dai ruoli di sex symbol a quelli di caratterista, la ritroviamo in "Cicciabomba" (1982) con Donatella Rettore, "Il conte Max" (1991) di e con Christian De Sica, "Cattive ragazze" (1992) di Marina Ripa di Meana e nel 2002 in due episodi della serie tv di Canale 5 "Il bello delle donne".
Il 5 novembre 2010 fu ospite nella trasmissione televisiva "I migliori anni" condotta da Carlo Conti per il cinquantesimo anniversario de "La dolce vita" (1960).
Della sua vita sentimentale di certo si sa solo che fu sposata dal 1956 al 1959 con l'attore inglese Anthony Steel e dal 1963 al 1975 con l'attore statunitense Rik Van Nutter (Felix Leiter in Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono). Numerosi i flirt che le sono stati attribuiti da Frank Sinatra a Gianni Agnelli e Dino Risi. Con nessuno ebbe mai figli.
Con lei scompare un simbolo del cinema mondiale, ma anche di un'epoca unica, in cui hanno brillato stelle bellissime e irripetibili capolavori del grande schermo.
I funerali della Ekberg si terranno mercoledì mattina alle 11 nella chiesa evangelica luterana di via Sicilia, a Roma. Il rito sarà celebrato in inglese e non in svedese, poi la salma verrà cremata e le ceneri trasferite a Malmoe, città natale della diva.