Si chiude con smentite e precisazioni la lunga giornata di polemiche sulla morte e le esequie di Pino Daniele. La sua famiglia prima replica alle critiche riguardo l'impossibilità, per molti fan, di accedere alla camera ardente allestita a Roma. "E' stata chiusa solo il tempo necessario per stringersi intorno a Pino un ultimo momento. Poi è stata riaperta". Infine chiude la discussione sui funerali: "Ce ne saranno due, uno a Napoli e uno a Roma".
Doppio funerale. La salma di Pino Daniele sarà dunque trasferita mercoledì pomeriggio a Napoli, dopo i funerali a Roma, per un secondo funerale nella Basilica di Santa Chiara alle 17. Lo ha confermato la nipote del musicista, Loredana Daniele. Questo ripensamento sarebbe avvenuto dopo che il fratello Carmine, in mattinata, aveva dichiarato che rispettava la decisioni dei figli di Daniele ma che avrebbe ritenuto più giusto organizzare una seconda cerimonia nel cuore della città dove Pino è nato.
"Chiese lui di andare a Roma" - La famiglia del cantante ha anche cercato di fare chiarezza sulle ultime ore di vita di Pino Daniele. "Dopo il malore che lo ha colto nella sua casa in Toscana, domenica sera, ha espresso decisa volontà di essere portato a Roma all'ospedale Sant'Eugenio per essere soccorso dall'equipe di medici da cui era in cura da anni e quindi di sua fiducia", si legge ancora nella nota. Smentito "categoricamente che l'automobile che lo trasportava a Roma abbia forato una gomma lungo il tragitto, rallentando la corsa verso l'ospedale".
"Voleva essere cremato" - "Nel testamento, l'artista esprime la precisa volontà di essere cremato", si legge poi in un comunicato diffuso dall'ufficio stampa del cantautore. La famiglia "conferma che la città di Napoli ospiterà nei prossimi giorni le ceneri dell'artista nel suo luogo simbolo, il Maschio Angioino, per ricevere l'ultimo abbraccio dei suoi concittadini".