Legno e arredo

Legno e arredo: un anno in chiaroscuro per il settore

La crisi non risparmia neppure il comparto dei mobili, ma importante è stato il contributo del Bonus

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Nel mese di ottobre le vendite al dettaglio sono rimaste ferme mentre sono scese dello 0,8% su base annua. Il settore dell'arredamento è una delle poche voci (nonostante il lungo periodo negativo dell'edilizia) ad aver registrato nel tempo segnali, seppur timidi, comunque positivi. Eppure il 2014 si è rivelato un anno più ostico di quanto prospettato all'inizio.

Questo non vuol dire, tuttavia, che il 2014, non si sia rivelato anche per la filiera dell'arredamento un anno di difficoltà (conseguenza, peraltro, della crisi che coinvolge il settore dell'edilizia). Nel periodo gennaio-ottobre, indicano i dati Istat, il settore ha evidenziato un calo delle vendite al dettaglio pari all'1,4% sull'anno.

Anche i dati elaborati da Federlegno mostrano un quadro meno roseo di quanto ci si aspettasse a inizio anno. Nel corso del 2014 il fatturato alla produzione è sceso di due punti percentuali rispetto al 2013, attestandosi a 17,3 miliardi di euro. Le aziende operanti nel settore del Legno-arredo chiuse sono state 1.600 con una conseguente perdita di 3.800 occupati. Se si guarda unicamente a quelle dell'arredo il numero degli addetti è sceso dello 0,7% (da 210.318 unità a 208.746), mentre la quota di imprese attive è scesa dell'1,4% (da 30.763 a 30.327).

Le esportazioni, pari a 11,1 miliardi di euro (il 64% del fatturato totale), a fronte dei tre miliardi relativi alle importazioni, hanno portato ad un saldo in attivo per otto miliardi di euro. I consumi interni hanno invece registrato una variazione negativa del 4%.

Più preoccupante il trend relativo al quinquennio 2007-2012. Nei primi cinque anni di crisi economica il settore del legno e dell'arredo ha dovuto dire addio a diecimila delle 79 mila aziende operanti nel settore, il fatturato alla produzione si è quasi dimezzato, passando da 42 a 28 miliardi di euro.

Con la fine del 2014 sembrano però finire, almeno in parte, i problemi del settore. I dati di Federlegno indicano infatti segnali molto positivi per il 2015. Tutte le voci si mostreranno in crescita o almeno stabili. I consumi interni, se non altro, registreranno un rallentamento della caduta.

In particolare, secondo le stime preliminari, il fatturato alla produzione crescerà del 2% mettendo fine a una fase che ha visto il fatturato scendere per quattro anni di fila, le esportazioni del 5% mentre i consumi interni passeranno dal -4% registrato quest'anno al -1,6%. Il numero delle imprese attive e degli addetti dovrebbe mostrarsi stabile.

Importante è stato il contributo del Bonus Mobili senza il quale la filiera avrebbe perso circa due miliardi di euro di fatturato e 6.900 addetti. Si tratta di una misura che offre la possiblità, a chi intende ristrutturare immobili, di detrarre il 50% dell'acquisto di arredo per una spesa massima di diecimila euro.