Beppe Grillo ha scelto il volto del magistrato palermitano Nino di Matteo per celebrare il suo uomo dell'anno. "L'uomo dell'anno è l'Onesto - scrive il leader del Movimento Cinque stelle sul suo blog - una specie rara, ma ancora presente nel nostro Paese. Può sembrare un caso da manuale psichiatrico. Un signore (signora) che non si fa corrompere, che paga le tasse, che non parcheggia in doppia fila, che insegna ai suoi figli il piacere dell'onestà".
"Un problema in una società di disonesti in cui il figlio di... fa carriera e il meritevole deve emigrare, il magistrato onesto viene isolato dalle istituzioni. E' un esempio in negativo per i corrotti e per gli acquiescenti. Dove infatti c'è l'Onesto - prosegue Grillo sul suo Blog - il disonesto appare in tutto il suo lerciume. L'Onesto, ogni tanto, si chiede chi glielo fa fare, poi pensa ai figli, all'idea di un mondo migliore e non si fa scoraggiare. La sua adrenalina sono i discorsi di fine anno di Napolitano che raccoglie religiosamente e usa come una droga nei momenti di sconforto, sono le minchiate quotidiane di Renzie e la faccia di Berlusconi, quello che ha fondato Forza Italia con Dell'Utri in frequentazione di mafia e ora in galera. Un trittico che sfiancherebbe un mulo ma non lui".
"La sua onestà è insopportabile in un Paese di disonesti - continua Grillo - un talebano che va colpito senza alcuna considerazione. Fatto emigrare. Prezzolini divideva gli italiani in furbi e fessi dove i fessi sono gli onesti. Ma siamo sicuri che l'Onesto sia veramente il fesso? L'Italia infatti va avanti perché ci sono i fessi che lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono invece i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono. L'onestà tornerà di moda o il Paese affonderà nella merda. Tertium non datur. Onesto, per favore, non mollare".