Ha difeso l'operato della polizia il sindaco di Berkeley, nella cui giurisdizione ricade l'omicidio di un ragazzo nero avvenuto due giorni fa vicino Ferguson, in Missouri, ad opera di un agente bianco. Lo riferisce il Los Angels Times online. Intanto la polizia ha mostrato dei video in cui si vede la vittima armata e anche diffuso le immagini della pistola sequestrata sul luogo della sparatoria.
Fiancheggiato da agenti neri, Theodore Hoskins, anche lui nero, ha fatto le sue condoglianze alla famiglia di Antonio Martin, ed ha aggiunto che a suo parere l'ufficiale "potrebbe aver salvato la sua vita" sparando, mentre stava cadendo a terra, al diciottenne armato.
La polizia ha diffuso i filmati da tre diverse angolature in cui il ragazzo sembra puntare l'arma conto l'agente che poi fa fuoco. A differenza di Ferguson, teatro di un episodio analogo all'inizio di agosto, Berkeley ha un capo della polizia nero e sono in prevalenza neri i responsabili del governo locale.
Martin aveva puntato la pistola contro l'agente - La polizia aveva reso subito noto che la vittima aveva puntato una pistola contro l'agente. Il poliziotto, secondo il commissariato, ha aperto il fuoco perché temeva per la propria vita. La zona della sparatoria non è distante da Ferguson, dove lo scorso 9 agosto un altro 18enne nero, Michael Brown, venne ucciso da un poliziotto.