Da Aldo,Giovanni e Giacomo a Paddington

Aldo, Giovanni e Giacomo e "Paddington": il Natale in famiglia è al cinema

Ce n'è per tutti i gusti nelle sale italiane dalle commedie ai film per bambini

© ufficio-stampa

Per il fine settimana natalizio non mancano i film per tutta la famiglia. C'è "Paddington", spiritoso adattamento di uno dei 36 romanzi di Michael Bond, prodotto dagli stessi creatori della saga di "Harry Potter" e diretto da Paul King. Non mancano le commedie come "Un Natale stupefacente" con Lillo e Greg, "Il ricco, il povero e il maggiordomo" e il kolossal "Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate".

In "Paddington" c'è un orsetto peruviano cresciuto in cattività e abituato a comportarsi come una brava massaia inglese e come un gentleman della City. Quando la cara zia Lucy non può più prendersi cura personalmente dell'orso lo spedisce a Londra (che ritiene la sua vera Patria) con un messaggio attaccato al collo che invita le persone di buon cuore a prendersi cura di lui. Ma all'affollata stazione di Paddington il buffo orsetto sperimenta quanto difficile possa essere inserirsi senza traumi nella caotica vita metropolitana.

"Il ricco, il povero, il maggiordomo" di Aldo, Giovanni e Giacomo è una pellicola costruita come una storia semplice, tra crisi e solidarietà, e con un finale da favola, il film che ha la regia del trio insieme a Morgan Bertacca. L'ultimo film "La banda dei babbi Natale" aveva incassato oltre 24 milioni di euro.

"Big Hero 6" di Don Hall e Chris Williams vede come protagonista il buffo Baymax che viene dallo spazio per aiutare un ragazzo della terra. Un film che mette insieme valori come l'amicizia, la crescita, la responsabilità.

"Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate" è il capitolo finale di una saga in sei film che fa ormai parte, comprese polemiche e dibattiti filologici sull'aderenza ai testi di Tolkien, della storia del cinema contemporaneo. I viaggi di Bilbo giungono al termine e la Terra di Mezzo diviene leggenda.

"L'amore bugiardo" di David Fincher è un thriller complesso e palpitante come una scatola magica in cui ogni verità viene messa in discussione dalla sequenza successiva. Una grande prova di regia e d'interpretazione con Ben Afflek.

Ma ci sono anche film di piccola produzione ma che hanno ricevuto consensi dalla critica estera come "Pride" di Matthew Warchus che racconta in forma di commedia la storia dei gay e lesbiche che, in pieno scontro sindacale contro le politiche liberiste di Margaret Thatcher, portarono solidarietà ai minatori del Galles suscitando prima diffidenza e poi gratitudine.

"Mommy" di Xavier Dolan è la commovente, acida e divertente storia di amicizia tra una madre e un figlio, separati e avvinti da un legame troppo forte che sono una buffa e inattesa vicina di casa sa sciogliere.

"Viviane" di Ronit e Shlomi Elkabetz è il film-rivelazione dell'ultimo festival di Cannes, forse una delle più intense testimonianze a favore della donna mai filmate da una cinepresa. La semplice storia di una donna che vuole il divorzio come atto di libertà, di un marito che non sa capire la differenza tra giustizia e legalità, di una società (quella israeliana) che ancora relega il femminile a comprimario.

Infine "Cenerentola" diretta da Andrea Andermann e messa in scena da Carlo Verdone. Lo spettacolo, sontuoso e fedele allo spirito della fiaba in musica di Gioacchino Rossini, è stato trasmesso in mondovisione televisiva due anni fa e questa versione, ripensata apposta per lo schermo, è un vero regalo per gli appassionati garantito dalla distribuzione digitale di Microcinema. L'abilità di Verdone consiste nel non forzare la tessitura romantica e buffa dell'opera e adattarla alla sensibilità contemporanea di grandi e piccoli.