La ripresa americana prende slancio e il Pil salendo nel terzo trimestre del 5%: è il risultato migliore da 11 anni. A trascinare l'economia sono stati i consumi degli americani. Le borse festeggiano con il Dow Jones che supera i 18.000 punti. "Il 2014 è stato l'anno della svolta", ha commentato la Casa Bianca. Anche Matteo Renzi scrive su Twitter: "I dati americani dimostrano che puntare su investimenti e crescita funziona".
Wall Street da record - Il Dow Jones ha chiuso per la prima volta sopra quota 18.000 punti, in una giornata positiva per Wall Street, con lo S&P 500 record. Il Dow Jones sale dello 0,38% a 18.026,48 punti, il Nasdaq perde lo 0,33% a 4.765,43 punti mentre lo S&P 500 avanza dello 0,2% a 2.082,2 punti.
Benzina meno cara, più soldi in portafoglio - Il Pil del terzo trimestre è rivisto al rialzo al di là delle attese: l'economia cresce del 5% rispetto al +3,9% precedentemente previsto. Si tratta del tasso di crescita più veloce dal terzo trimestre 2003, quando il Pil è cresciuto del 6,9%. La forte revisione è legata ai consumi, saliti del 3,2%. La fiducia dei consumatori americani viaggia sui massimi dal 2007. A spingere anche il calo dei prezzi del petrolio che, riducendo la benzina, lascia nei portafogli degli americani una media di 100 dollari al mese.
Occhi puntati sulla Fed - L'attenzione ora è tutta sulla Fed: l'accelerazione rischia di aumentare la pressione sulla banca centrale per una stretta prima delle attese. L'atteggiamento cauto e "paziente" della Fed di fronte a un'economia che si rafforza potrebbe infatti cambiare, abbandonando i toni da "colomba" per quelli più da "falco". La palla è nella mani di Janet Yellen, che a breve spegnerà la sua prima candelina alla guida della Fed: un primo anno caratterizzato da una continuità con il suo predecessore, Ben Bernanke, dal quale però potrebbe staccarsi nei prossimi mesi imprimendo il proprio marchio sulla Fed.
Nel 2014 la svolta - "Il 2014 e' l'anno della svolta" afferma la Casa Bianca commentando i dati sul Pil. Ma resta da fare e ci sono - mette in evidenza - sfide da affrontare, fra le quali il mercato del lavoro che non si è ancora del tutto ripreso e l'economia mondiale. "La crescita sta rallentando in molti dei nostri partner commerciali e questo richiede una rinnovata enfasi globale sulle politiche pro-crescita". "Il Pil dell'area euro - si legge in un documento del consiglio degli advisor economici della Casa Bianca - è ancora del 2% al di sotto del picco pre-crisi, incluso quasi il 10% dell'Italia rispetto al picco pre-crisi".