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Marò, proposta italiana: si pensa a richiesta umanitaria

Lo ha rivelato il ministro degli Esteri Swaraj rispondendo a un'interrogazione parlamentare presentata da esponenti del partito comunista. Gentiloni: "Accordo? Finora non siamo andati lontano"

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L'India ha ammesso di "avere allo studio" una proposta italiana per la soluzione della vicenda dei fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo ha rivelato, in una risposta scritta inviata giovedì al Parlamento, il ministro degli Esteri Sushma Swaraj. Potrebbe trattarsi della richiesta umanitaria di far proseguire il periodo di cure in Italia per Latorre e di concedere a Girone un permesso per trascorrere a casa il Natale.

Due membri del Partito comunista indiano (Cpi) del Rajya Sabha (la Camera alta del Parlamento), M.P.Achuthan del Kerala e D.Raja del Tamil Nadu, avevano presentato al governo una interrogazione nella quale si chiedeva "se è un fatto che il governo italiano ha cercato una soluzione consensuale alla vicenda da tempo in sospeso dei due militari italiani accusati di omicidio di due pescatori indiani nel 2012 al largo delle coste del Kerala".

Gentiloni: "Accordo? Finora non siamo andati lontano" - Per il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, sulla vicenda dei marò "il raccolto è molto deludente, ad essere diplomatico". "Se l'accordo è quello che abbiamo visto l'altro giorno non andiamo molto lontano. Mi auguro nei prossimi giorni si trovino strade diverse", ha quindi aggiunto parlando di possibili aperture ventilate dal governo indiano.

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