Minacce di attentati al film su Kim Jong Un, Sony annulla le proiezioni
Promessi attacchi in stile "11 settembre". Il film "The Interview" racconta di un complotto organizzato dalla Cia per eliminare il dittatore Kim Jong Un. La Corea del Nord non ha gradito. Dietro all'attacco hacker alla Sony ci sarebbe poi un gruppo agli ordini della NordCorea
La Sony Pictures ha annunciato che annullerà la proiezione del film "The Interview", a partire dal 25 dicembre, dopo le minacce degli hacker di attacchi "in stile 11 settembre". "Vi consigliamo di tenervi a distanza da quei posti (se la vostra casa è nelle vicinanze, è meglio che ve ne andiate)", si legge in un messaggio. Il film racconta il complotto Cia per assassinare Kim Jong Un. La trama non ha incontrato il gradimento della Corea del Nord.
Le 5 principali catene di cinema Usa (Regal Entertainment, AMC Entertainment, Cinemark, Carmike Cinemas e Cineplex Entertainment) avevano deciso di non proiettare il film.
Le minacce degli hacker - Un gruppo di hacker, denominati "Guardiani della pace", hanno promesso di attaccare i cinema che proietteranno il film facendo riferimento agli attentati dell'11 settembre del 2001, invitando gli spettatori a non andare nelle sale. "Il mondo sarà pieno di paura", è uno dei messaggi. "Qualsiasi cosa capiti nei prossimi giorni è solo colpa della cupidigia della Sony Pictures Entertainment", scrivono ancora nei messaggi spediti a Hollywood Reporter e Variety. Nel film, Seth Rogen e James Franco interpretano giornalisti coinvolti in un complotto della Cia mirato ad assassinare il leader nordcoreano.
In seguito alle minacce, la Sony aveva già annullato tutte le presenze pubbliche dei due attori protagonisti.
Gli hacker sarebbero gli stessi che hanno attaccato il sistema informatico della Sony a fine novembre, rubando e-mail private e divulgandone il contenuto. In molti sospettano che dietro l'attacco ci sia la Corea del Nord a causa della trama del film che ha fatto infuriare il regime, ma il Paese ha sempre negato ogni coinvolgimento sostenendo però che l'attacco era "un atto giusto".
"L'attacco informatico ordinato dalla NordCorea" - Gli investigatori hanno stabilito che hacker al servizio della Corea del Nord sono dietro all'attacco informatico alla Sony. Lo ha riferito la Cnn.
"The Interview" avrebbe avuto, tra l'altro, anche la "benedizione" del Dipartimento di Stato americano. E' quanto si legge in uno scambio di email tra l'amministratore delegato della Sony, Michael Lynton, e alcuni consulenti alla Sicurezza Usa. Pare che a giugno scorso, una prima versione del film, inclusa l'ultima scena dove la testa del dittatore esplode, è stata vista da due funzionari governativi che hanno approvato
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