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Tumore delle ossa Ko grazie ai farmaci a bersaglio molecolare

Esiti positivi dai test clinici coordinati dall'Irccs di Candiolo (Torino)

-afp

La combinazione di medicinali a bersaglio molecolare potrebbe essere una strategia terapeutica efficace nei pazienti affetti da osteosarcoma, tumore maligno delle ossa aggressivo che colpisce adolescenti e giovani adulti. Questo l'oggetto di uno studio che ha visto capofila l'Irccs di Candiolo, in provincia di Torino. Il lavoro è stato pubblicato su The Lancet Oncology.

La ricerca - Sono stati dapprima identificati alcuni oncogeni coinvolti nella proliferazione dell'osteosarcoma. Successivamente uno studio clinico ha sperimentato che il Sorafenib (un farmaco a bersaglio molecolare) può rallentare la progressione della malattia, in una significativa percentuale di pazienti privi di altre opzioni terapeutiche. In seguito i ricercatori hanno compreso che in caso di resistenza al Sorafenib, risulta efficace un altro farmaco mirato, l'Everolimus.

Risultati incoraggianti - Pazienti senza ulteriori prospettive terapeutiche hanno ricevuto una terapia con Sorafenib ed Everolimus ottenendo nella metà dei casi un buon controllo della malattia associato ad un significativo miglioramento della sintomatologia dolorosa. I risultati migliori sono stati osservati nei pazienti il cui tumore esprimeva specifiche proteine, segno di attivazione delle vie metaboliche colpite dai farmaci utilizzati.

Servono ulteriori studi - Tuttavia, i ricercatori sottolineano che non si tratta ancora di una cura definitiva. Questo lavoro, però, aggiunge un ulteriore tassello alla conoscenza della biologia dell'osteosarcoma e della strategia di cura al servizio dei pazienti.

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