Tra i prodotti non alimentari, per i quali la spesa mensile del 2013 degli italiani si è attestata a 1.898 euro, la voce legata ai Combustibili e all'Energia elettrica (138 euro) è risultata la quarta più costosa dopo quelle per l'abitazione (693 euro), per i trasporti (336 euro) e per Altri beni e servizi (240 euro).
Quarantadue milioni di euro: questa la cifra complessiva spesa in Italia, nel corso del 2013, dalle famiglie per pagare i consumi energetici. Una spesa che si traduce in 1.635 euro a nucleo familiare e che è destinata ad aumentare, secondo Federconsumatori, di 115 euro nel corso del 2014. Alla fine dell'anno il conto energetico per le famiglie si dovrebbe presentare intorno ai 1.750 euro: 609 euro in più rispetto al 2000.
Tornando al 2013, l'Istat spiega che nell'anno preso in considerazione la spesa è stata più elevata al nord che nel Mezzogiorno, per un differenziale di circa 400 euro annui. In poche parole al Nord si spende per l'energia il 30% in più.
In particolare si passa dai 1.387 euro l'anno del Meridione ai 1.790 del Nord-Ovest, fino ad arrivare ai 1.872 del Nord-Est. Oltre che per la spesa, il divario tra Nord e Sud è ampio anche per i metodi di consumo: nelle regioni settentrionali gli impianti di riscaldamento sono prevalentemente centralizzati, mentre nel Mezzogiorno è più facile trovare impianti individuali. Tuttavia gli impianti autonomi risultano comunque i più diffusi: il 66% se ne avvale per il riscaldamento degli ambienti, il 74% per riscaldare l'acqua.
Altra differenza sta nel fatto che, mediamente, le famiglie del Nord d'Italia tengono i riscaldamenti accesi due ore in più rispetto alle famiglie del centro e tre ore e mezza in più rispetto al Sud.
Il metano, con una quota del 70%, è la fonte energetica più utilizzata per alimentare gli impianti di riscaldamento, oltre il 20% utilizza la legna, mentre solo il 4,6% usa il pellet. Da sottolineare come l'utilizzo della legna sia più diffuso nelle località montane e nel nord del Paese e che quasi la metà delle famiglia provveda autonomamente ai propri rifornimenti.
Tornando alle differenze relative alla spesa delle famiglie risulta più elevata, naturalmente, per i nuclei familiari con più componenti, ma anche in quelli più anziani. La spesa per le famiglie monocomponente è mediamente di 1.350 euro mentre per quelle con cinque o più componenti è di circa 2.102 euro. Le famiglie composte unicamente da un anziano spendono 1.365 euro per i consumi energetici, quelle composte da un giovane 1.344 euro. Le coppie più anziane spendono in media 1.685 contro i 1.575 delle coppie più giovani.
Dei 1.600 euro spesi annualmente dalle famiglie italiane, oltre la metà riguardano il metano per i riscaldamenti, circa il 30% se ne va per l'energia elettrica mentre quote più basse vengono registrate da legna, Gpl e gasolio.