Il ministro palestinese Ziad Abu Ein è morto nell'ospedale di Ramallah dove è stato portato a seguito degli incidenti con l'esercito israeliano durante una manifestazione vicino alla città della Cisgiordania. Il corpo sarebbe arrivato in ospedale senza segni di violenza. L'agenzia Maan rivela che il politico "ha inalato grandi quantità di gas lacrimogeni" ed è morto "dopo che un soldato lo ha colpito al petto con l'elmetto".
A rivelare le cause della morte è stato il direttore del comitato di informazione Jamil al Barghouti. Ziad Abu Ein, ex ministro dei prigionieri, aveva 55 anni e aveva assunto la carica di responsabile del dicastero che monitora l'Occupazione. Era inoltre membro del Consiglio Rivoluzionario di Fatah e presidente della commissione dell'Anp contro il muro e le colonie.
L'azione di protesta scoppiata nel villaggio di Turmus Aya, a nord di Ramallah, contestava la confisca delle terre palestinesi da parte delle autorità israeliane.
Altri scontri - Mercoledì sera sono stati segnalati incidenti con l'esercito a Qalandya e nel campo profughi di Jalazoun, con un ragazzo di 14 anni, secondo fonti palestinesi, ferito in modo serio.
Netanyahu: "Israele indagherà, mantenere la calma" - Il premier Netanyahu ha inviato un messaggio all'Anp assicurando che Israele indagherà "sull'incidente" avvenuto stamani vicino Ramallah che ha registrato la morte del ministro palestinese. Secondo il ministero della difesa, Netanyahu ha lanciato un appello per "mantenere calma la situazione e ad agire responsabilmente".
Ira Abu Mazen: "Tutte le opzioni sono aperte" - Il presidente dell'Anp Abu Mazen ha subito condannato la morte di Abu Ein parlando di "barbarie" che "non può essere accettata né tollerata". "Avvieremo i necessari passi dopo aver appreso i risultati delle indagini sulle circostanze della morte. Tutte le opzioni sono aperte", ha dichiarato il leader durante una riunione straordinaria dei dirigenti palestinesi.