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"Bramante a Milano", l'omaggio della Pinacoteca di Brera al grande artista

Tema dell'esposizione il lungo soggiorno lombardo del pittore e architetto e l'impatto che la sua opera ha avuto sull'arte locale

© ufficio-stampa

A cinquecento anni dalla morte di Donato Bramante (1443/44 - 1514), la Pinacoteca di Brera celebra l'artista dalla poliedrica personalità - “cosmografo, poeta volgare, et pittore valente… et gran prospettivo “ - con una mostra che ricostruisce il suo lungo soggiorno in Lombardia e a Milano (almeno dal 1477 fino al 1499), e l'impatto che la sua opera ha avuto sugli artisti lombardi.

Il rinnovamento innescato da Bramante nel territorio lombardo, in un momento di straordinaria vitalità culturale della corte sforzesca (con la presenza tra gli altri di Leonardo da Vinci e del poeta fiorentino Bernardo Bellincioni) tocca non solo l'architettura, ma anche l'insieme delle arti figurative, ed è su queste che si incentra il percorso dell'esposizione.

Non si sottrarranno al suo fascino i protagonisti indiscussi della pittura rinascimentale in Lombardia: Vincenzo Foppa, Ambrogio Bergognone, Bartolomeo Suardi (noto come Bramantino) e Bernardo Zenale reagiscono, ognuno secondo il proprio registro espressivo, al modo “eroico” di occupare e di rappresentare lo spazio.

A sua volta Bramante è segnato dai materiali, dalle tecniche, dalle esigenze di prestigio di una corte per molti aspetti ancora legata al mondo tardogotico; saprà praticare un'architettura di mattoni e di materiali umili, destinata a occupare spazi ristretti e a soddisfare nello stesso tempo le ambizioni dei committenti.

La mostra "Bramante a Milano. Le arti in Lombardia 1477-1499" intende evocare in primo luogo le tappe essenziali per la formazione dell'artista, e indagare il seguito che la sua attività ebbe, in modo particolare a Milano e in Lombardia, tra gli esponenti delle diverse arti figurative.

L'esposizione è allestita nelle sale della Pinacoteca di Brera, dove le varie sezioni dell'esposizione interagiscono, in un dialogo serrato, con le opere della collezione permanente, secondo il progetto di Corrado Anselmi.

Curata da Sandrina Bandera, Matteo Ceriana, Emanuela Daffra, Mauro Natale e Cristina Quattrini, con Maria Cristina Passoni e Francesca Rossi, la mostra ha ricevuto l'importante sostegno di Giorgio Armani, che ha risposto con entusiasmo al Bando per la ricerca di finanziamenti lanciato dalla Pinacoteca di Brera nel maggio scorso. La mostra resta aperta sino al 22 marzo 2015.