Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, al termine dell'incontro con il sindaco Marino e il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, ha comunicato come si trasformerà il Festival di Roma: "Perderà la parte concorsuale per trasformarsi, da festival in festa. Non esiste nessuna concorrenza o improbabile competizione con la Mostra di Venezia".
"Sarà l'Istituto Luce Cinecittà e non il Mibact direttamente ad entrare nella Festa del Cinema di Roma", sottolinea Franceschini che parla di "rilancio di una manifestazione cinematografica nella Capitale che punti, da un lato, a sviluppare il mercato e, dall'altro, ad essere una vera festa del cinema".
Da qui la rimarcata differenza con la Mostra d'arte cinematografica di Venezia "che mantiene il suo ruolo di concorso di eccellenza mondiale. La Festa di Roma perderà la parte concorsuale per trasformarsi, evitando quel rischio di sovrapposizione che qualche volta c'è stato in questi anni. Chi ha ruoli nazionali - conclude il ministro - deve preoccuparsi di costruire sinergie ed evitare concorrenze".
Zaia a Renzi e Franceschini: "Il Festival di Roma bisogna chiuderlo" - Si riaccende la disfida sul Cinema tra Venezia e Roma, ed è il presidente veneto Luca Zaia a partire all'attacco: il governatore ha inviato una lettera al premier Renzi e al ministro Franceschini chiedendo loro di chiudere il Festival di Roma "per il quale - scrive - non si pone nemmeno il confronto con la Mostra del Cinema di Venezia. Penso che sia assurdo, una vergogna avere due festival in un Paese normale, che non è la Repubblica delle banane".