Malore lo stronca durante un concerto

Mango, mercoledì i funerali nella sua città

Il cantante è stato stroncato da un malore durante il concerto a Matera. Inutili i tentativi di soccorso. Il cordoglio di fan e colleghi invade il web: le esequie celebrate il 10 dicembre alle 11 nella Chiesa Madre di Lagonegro, a Potenza.

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Il cantante Mango è morto, stroncato da un infarto, alla fine di un concerto a Policoro, in provincia di Matera. L'artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di vita. Il malore lo ha colpito mentre stava cantando "Oro", uno dei suoi brani più famosi. I funerali saranno celebrati mercoledì 10 dicembre alle 11, nella Chiesa Madre della città natale Lagonegro, a Potenza.

La salma è stata portata subito a Lagonegro, la sua città: la camera ardente è stata allestita nella sua villa, dove viveva con la moglie, la cantante Laura Valente, e con i suoi due figli. Mercoledì il sindaco, Domenico Mitidieri, ha proclamato il lutto cittadino.

Molti fan, dopo che Mango (all'anagrafe, Giuseppe Mango) si è sentito male si sono trasferiti dalla sede del concerto all'ospedale; sui social network sono già molti i messaggi che ricordano il cantautore. Fra i molti suoi successi del cantante, anche il premio della critica ottenuto nel 1985 al Festival di Sanremo.

Aveva 60 anni, compiuti appena un mese fa, il 6 novembre (era nato a Lagonegro nel 1954). Per festeggiarli, in qualche modo, si era regalato a maggio il 23.mo album, "L'amore è invisibile". Una raccolta di cover, con tre inediti, che ripercorreva, spogliandole e rivestendole, le sue canzoni del cuore da Sting a Don Backy, passando per gli U2, i Beatles, ma anche De Andrè e Lucio Battisti. La musica che lo aveva emozionato, colpito anche solo per un istante.

La musica sin da bambino - Un amore per la musica, quello di Mango, partito da lontano. Da quando a sette anni già suona in alcune band. Si cimenta con l'hard rock, con il blues, e saranno quelle le basi della sua formazione giovanile. Su tutti, ad influenzarlo, è Peter Gabriel. A 20 anni è già a Roma, per inseguire il suo sogno, poi Milano. Il primo album lo incide nel 1975, La mia ragazza è un gran caldo. Si fa notare da Patty Pravo e da Mia Martini che scelgono di riprendere alcuni suoi pezzi. Il primo vero consenso di pubblico arriva nell'84 con Oro, con testo di Mogol. Per uno strano scherzo del destino, o forse no, il brano che gli ha dato il successo, sarà anche quello con cui si accomiaterà dal suo pubblico.

Oro fu poi scelta anche come colonna sonora per un paio di pubblicità. Le porte del mercato discografico si spalancano: quattro album in quattro anni e tre partecipazioni consecutive al Festival di Sanremo. In tutto le apparizioni nella cittadina ligure saranno sette come cantante e due da autore.

L'anno successivo, è l'85, ottiene il Premio della Critica tra le Nuove proposte con Il viaggio, poi è la volta di Lei Verrà ('86), nei big, con il suo falsetto melodico, cifra stilistica di molte delle sue produzioni. E' anche autore di Re, per Loredana Bertè che scandalizza per il finto pancione che sfoggia sul palco. Nell'87 esce con l'album Adesso e a raccogliere i maggiori consensi non è il brano sanremese (Dal cuore in poi) ma Bella d'estate, con un testo di Lucio Dalla.

Torna al festival nel '90 (Tu... si'), nel '95 (Dove vai), nel '98 (Luce, premio Fimi come miglior canzone) e poi nel 2007 (Chissà se nevica). Apprezzato dalla critica, meno dal pubblico che non gli concede oltre il quinto posto dell'ultima partecipazione.

Più musicista che cantautore, Mango si è sempre distinto nel panorama musicale con il suo pop mediterraneo aperto alle influenze internazionali. Nel 2004 si era sposato, dopo tanti anni di fidanzamento, con Laura Valente, cantante ex dei Matia Bazar, da cui ha avuto due figli.