Consumi sotto l'albero

A Natale resistono spesa alimentare e viaggi. Italiani verso i regali low cost

Le stime per i consumi natalizi confermano il trend degli ultimi mesi

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Su una cosa sono d'accordo tutte le associazioni di categoria che hanno avanzato stime per il Natale 2014: le tredicesime aiuteranno poco i consumatori che in larga scala opteranno per disertare i negozi, puntando sull'e-commerce, e faranno regali low-cost e più utili di quanto non lo siano stati in passato.

È vero che l'importo totale destinato alle tredicesime è aumentato arrivando a 42,3 miliardi di euro (in media otto euro a testa) ma è anche vero che solo tre famiglie su quatto possono contare su almeno un beneficiario. Non solo, è da mettere in conto anche il fatto che, e anche su questo sono d'accordo tutte le associazioni di categoria, oltre la metà dell'importo della tredicesima andrà a sanare spese obbligate e tasse. Quello che rimarrà nelle tasche di pensionati e lavoratori italiani, che ridistribuiranno poi in consumi o risparmi, sarà una cifra contenuta: c'è chi parla addirittura di un misero 9% del totale destinato alle tredicesime.

D'altronde non è un caso né una novità che il regalo ideale per gran parte degli italiani (il 35% degli intervistati da Confesercenti-Swg) sia un calo della disoccupazione e un peso fiscale più contenuto (per il 30%).

Ma se da un lato il clima di sfiducia generato dalla crisi economica ha portato sei italiani su dieci a ridurre la spesa complessiva per le feste (seguendo la scia degli scorsi anni), c'è anche una piccola fetta che ha in mente di sfruttare la bassa inflazione aumentando il proprio budget.

Stando sempre alle stime, la spesa per i regali sarà inferiore ai 200 euro (c'è chi avanza cifre anche inferiori ai 150 euro o poco superiori ai 100). La media europea, spiega invece Deloitte (che per l'Italia stima una cifra di 199 euro), sarà di 252 euro con picchi da 408 euro nel Regno Unito e di 113 in Portogallo. Fatto sta che gran parte delle stime indicano un calo della spesa per i regali pari a circa il 6%.

Un Natale diverso dal passato per quanto riguarda la scelta dei regali. Innanzi tutto gli italiani opteranno per tagliare la spesa per i singoli regali così da non tagliare i destinatari. Inoltre dalle analisi emerge una forte propensione alla ricerca del regalo utile, "green" e Made in Italy.

La vera rivoluzione viene però dall'e-commerce. Secondo Netcomm e Human Highway saranno circa dieci milioni gli italiani che quest'anno faranno acquisti online, due milioni in più rispetto allo scorso anno. Aumento del 35% invece per i consumatori che acquisteranno esclusivamente online: circa due milioni di persone, il 20% degli “e-shopper” totali. Il 35% dei consumatori online spiega che quest'anno farà più acquisti dello scorso Natale. Numeri che fanno presagire un aumento del valore del mercato online nel periodo natalizio pari a 2,5 miliardi di euro.

In sostanza anche per il periodo natalizio l'effetto della crisi sui consumi è lo stesso registrato nel corso dell'anno: anche se salgono gli acquisti online, scende comunque l'indice complessivo e anche in questo caso il calo è legato, in particolar modo, ai consumi non alimentari. Anche a Natale le vendite alimentari manterranno lo standard lievemente positivo acquisito negli ultimi mesi. Come spiega Unioncamere “a Natale gli italiani non rinunceranno a una buona cena in famiglia, a qualche regalino o dolce da mettere sotto l'albero. E questa convinzione fa volgere al positivo le previsioni per il trimestre finale del 2014 soprattutto delle industrie alimentari".

Se la crisi economica ha scoraggiato i consumi (secondo alcune stime scenderanno del 5%, secondo altre di quasi il 7% rispetto allo scorso anno. Quelle più ottimistiche indicano un -3,2%), non ha fatto altrettanto con i viaggi. Secondo i numeri registrati dal tour operator Veratour le partenze di Natale, Capodanno ed Epifania supereranno del 35% quelle dello scorso anno. Un trend confermato anche dalle stime novembre 2014-aprile 2015, che indicano un +23,5%.