Il calcio europeo si rinnova. Il comitato esecutivo dell'Uefa, infatti, ha varato il format della Nations League, un nuovo torneo per le Nazionali che prenderà il via nel 2018. La manifestazione prevede promozioni e retrocessioni, decreterà una squadra vincente ogni anno dispari e sostituirà la maggior parte delle amichevoli. In poche parole: non si scherzerà (quasi) mai più.
Le 54 nazionali partecipanti saranno divise in quattro divisioni. Nella divisione A saranno inserite le 12 migliori nazionali in base al ranking per coefficienti Uefa: verranno formati 4 gruppi da 3 squadre (la divisione B avrà 4 gruppi da 3 squadre, la divisione C 2 gruppi da 3 e 2 gruppi da 4, la divisione D 4 gruppi da 4). La prima fase si chiuderà a novembre e le qualificazioni per Euro 2020 slittano così a marzo 2019 (fino a novembre dello stesso anno): le ultime squadre di ciascun gruppo retrocedono nella divisione inferiore, le vincenti ottengono la promozione nella divisione superiore.
Le quattro nazionali vincitrici dei rispettivi gironi nella divisione A giocheranno a giugno 2019 le Final Four, con semifinali e finali, da cui uscirà la nazionale campione della Nations League.
La nascita della Nations League, inoltre, modificherà i meccanismi di accesso agli Europei. Dalle qualificazioni per Euro 2020 (quello itinerante) arriveranno 20 squadre (le prime 2 di ciascuno dei 10 gruppi), le altre 4 saranno decise da playoff a 16 squadre che si giocheranno a marzo 2020. Le 16 squadre saranno le vincitrici di ciascun gruppo della Nations League: se una nazionale, tra queste 16, sarà già qualificata, al suo posto verrà ripescata quella che ha chiuso al secondo posto nel suo gruppo in Nations League.