"SONO INDIGNATO"

Mafia, Poletti: su Buzzi mi sbagliavo "Indignato, io non c'entro niente"

"Ero convinto che Buzzi fosse cambiato. Sto male a vedere il mio nome accanto a tutte quelle schifezze. E' intollerabile vedere la mia reputazione messa in discussione in questo modo"

© ansa

"Sto male nel vedere il mio nome messo vicino alle schifezze che ci sono. Sono indignato". Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti commenta la fotografia che lo ritrae accanto a Salvatore Buzzi. "Quelle cose non c'entrano nulla con il sottoscritto, sentir messa in discussione la propria reputazione è intollerabile". "Sapevamo tutti che Buzzi era stato condannato per omicidio, ma pensiamo che ci sia la possibilità di cambiare la propria vita".

"Contro queste cose ho fatto la guerra per 40 anni - riprende -. Sono arrabbiato soprattutto per tutte quelle cooperative sociali perbene e le persone perbene che ci lavorano". Poi, tornando a parlare di Buzzi: "Era apparso come una persona perbene che da carcerato si era laureato, faceva una vita dove si impegnava perché le persone che uscivano dal carcere avessero un'altra possibilità. Scoprire ora quello che ha fatto è un paradosso".

"Pensi - aggiunge - che una persona che ha fatto quel percorso mai e poi mai possa fare cose diverse da quelle".

Il ministro conferma poi di conoscere Buzzi e spiega: "L'ho visto qualche volta perché era un dirigente di una coop sociale che si occupava dell'inserimento delle persone disabili nel posto di lavoro, mai avrei immaginato che da un contesto come questo potessero uscire le cose che vediamo in questi giorni".