LENTO RECUPERO

Roma, picchiata selvaggiamente dal fidanzato: si risveglia dal coma

I genitori contro i medici del San Camillo ribattono duramente al bollettino medico: miglioramento lievissimo, non ci illudete inutilmente

© ansa

Chiara Insidioso Monda, 20 anni, dopo 11 mesi di coma si è risvegliata dal coma. La giovane fu picchiata selvaggiamente dal suo fidanzato, Maurizio Falcioni, a Roma nel febbraio scorso. Chiara, che ha subito tre interventi per le percosse subite, è attualmente ricoverata al San Camillo. "Oggi Chiara ha superato una grande sfida", commenta il nosocomio romano. Dura la replica dei genitori di Chiara: notizia falsa, il miglioramento è lievissimo.

Chiara fu massacrata dal compagno dopo una lite avvenuta nel loro appartamento ad Ostia per motivi di gelosia: calci e pugni e poi la testa fracassata dopo essere stata sbattuta violentemente contro il muro. Chiara fu trovata riversa in terra in fin di vita. Maurizio Falcioni è sotto processo con l'accusa di tentato omicidio e maltrattamenti.

Medici: ha aperto occhi e sorride - "Chiara non è più in coma, c'è uno stato di minima coscienza. Apre gli occhi, segue le voci dei familiari e sorride in alcune occasioni". E' quanto riferiscono i medici dell'ospedale San Camillo di Roma. Dall'ospedale parlano di "un grandissimo risultato" visto che la ragazza, dopo aver combattuto a lungo tra la vita e la morte, può iniziare la "neuroriabilitazione", anche se "la strada per lei è ancora lunga perché ha riportato "una importante lesione all'emisfero cerebrale sinistro".

La rabbia dei genitori: ma quale risveglio! I familiari di Chiara smentiscono che queste siano le reali condizioni di salute di Chiara. "La notizia del risveglio di chiara e falsa. Ma dico io come si fa a giocare sulla vita delle persone?" dichiara indispettita la madre Danielle al Messaggero. "Chiara risvegliata? Magari. Se fosse vera la notizia che si è diffusa questa mattina non staremmo certo qui, ma balleremmo di gioia. La verità è che purtroppo quello che hanno scritto non è vero", aggiunge il papà, Maurizio. "Il mio sogno è che un giorno possa sentirle dire una parola. Chiara non potrà mai più tornare come prima".

"E' passata dal coma vegetativo al coma vigilato. Ma quale grado di vigilanza abbia non lo sappiamo. Certo, quando le parlo con voce dolce, come a una bambina piccola, e le porto un peluche, lei mi risponde con un sorriso. Ma non si è svegliata. E noi abbiamo il cuore rotto", dice ancora la madre.