LE INDISCREZIONE

Bimbo ucciso, un video smentisce la madre Il procuratore: "Attesi sviluppi a breve"

Il bambino non sarebbe mai stato portato a scuola. Le immagini delle telecamere di sicurezza hanno ripreso la donna mentre è in macchina col figlio piccolo, mentre Loris si vede tornare a casa a piedi. Il cacciatore indagato: "Ho un alibi"

© tgcom24

I 4 terabyte di immagini delle quarantadue telecamere a circuito chiuso installate in tutta S. Croce di Camerina hanno messo in dubbio la versione di Veronica Panarello, la madre di Loris Andrea Stival. Il bimbo, trovato morto in un canalone, non è mai andato a scuola, anzi, i video mostrano Loris mentre scende dall'auto e a piedi fa il percorso verso casa. Il procuratore Carmelo Petralia: Non ci saranno tempi lunghi".

Le immagini registrate dalle telecamere sabato mattina fornirebbero dunque una versione diversa da quella raccontata dalla mamma del piccolo Loris. Secondo fonti qualificate raccolte dalle agenzie di stampa attorno alle 8 la mamma, Loris e l'altro figlio della donna uscirebbero da casa e salirebbero in auto per andare a scuola.

Circa un quarto d'ora dopo, sempre secondo quanto si apprende, l'auto verrebbe inquadrata di nuovo sotto l'abitazione in via Garibaldi e si vedrebbe Loris scendere e dirigersi da solo verso casa. La macchina con a bordo la mamma, a quel punto, ripartirebbe e, ipotizzano gli investigatori agli inquirenti, si sarebbe diretta alla ludoteca per lasciare il figlio piccolo. Dopo un altro quarto d'ora circa l'auto verrebbe nuovamente ripresa dalle telecamere mentre entra nel garage sotto l'abitazione di Loris.

E' su questo video che la Panarello è stata interrogata a lungo dagli inquirenti secondo i quali tra lei e il bimbo quella mattina c'è stata una discussione. La madre di Loris aveva sempre confermato la versione secondo la quale aveva portato i bimbi a scuola, anche Loris. Una versione che vacilla ogni ora che passa.

Fuori uso le telecamere davanti alla scuola - Le due telecamere che inquadrano il tratto di strada che Loris Stival avrebbe percorso sabato mattina prima di andare in classe non sarebbero funzionanti. Le due telecamere, posizionate proprio nei pressi dell'ingresso dell'istituto, sarebbero andate fuori uso circa un mese fa a causa di un temporale violento che colpì Santa Croce Camerino.

Vigilessa sentita ancora dagli inquirenti - Una vigilessa del comune di Santa Croce Camerina, che era in servizio davanti la scuola elementare del paese il giorno in cui è scomparso il bambino è stata nuovamente sentita dagli inquirenti e dagli investigatori che indagano sulla morte del piccolo. L'agente avrebbe infatti visto quella mattina la Polo nera con a bordo la madre di Loris, ma non si ricorderebbe del bambino.

Il cacciatore: "Ho un alibi, non ero in paese" - Intanto Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il corpo di Loris, ha assicurato di avere un alibi. "E' anche facilmente verificabile: sabato mattina non ero a Santa Croce Camerina. Sono andato al mercatino di Vittoria", ha detto l'uomo che è indagato, come atto dovuto, per sequestro di persona e omicidio.

Il Procuratore: "Dura reazione dello Stato" - La reazione dello Stato "davanti ad un fatto di inaudita gravità", è stata "molto forte" visto che a disposizione degli inquirenti "c'è il meglio delle forze di polizia del Paese". Lo ha detto il Procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, incontrando i giornalisti per fare il punto sulle indagini sulla morte del piccolo Loris. "Non ci saranno tempi lunghi per chiarire le prime cose". Poi, sulle immagini delle telecamere: "Interessanti e utili"