LA MORTE DEL PICCOLO LORIS

Bimbo ucciso, "gli slip non sono suoi" La mamma di Loris di nuovo in questura

Iscritto nel registro degli indagati il cacciatore che ha ritrovato il corpo del piccolo. "Atto dovuto", chiarisce la Procura. La mamma del bimbo sentita in questura come persona informata dei fatti: Loris non comparirebbe nei video di sorveglianza. La donna non ha riconosciuto gli slip

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La madre di Loris Stival è stata in questura a Ragusa per essere nuovamente ascoltata come persona informata sui fatti. Gli investigatori vogliono chiarire alcuni aspetti del racconto fatto dalla donna dopo il ritrovamento del corpo. Il bimbo, infatti, non compare in nessuna immagine delle telecamere della zona. Si vede anche l'auto della donna ma non il piccolo. Intanto il cacciatore che ha trovato il corpo è indagato. I pm: "Atto dovuto".

Madre non riconosce slip - Gli slip da bambino trovati davanti alla scuola di Santa Croce in Camerina non sarebbero del piccolo Loris Stival. Veronica Panarello non avrebbe riconosciuto le mutandine quando le sono state mostrate. Era stata il dirigente della Polizia scientifica della Sicilia orientale, Giuseppina Neri, a sottolineare che, quando è stato ritrovato, il piccolo "era vestito, con i pantaloni slacciati e senza slip". "Fino a che non verranno eseguiti gli esami del Dna non possiamo sapere con certezza", ha aggiunto Giuseppina Neri.

A notare l'indumento è stata un'animatrice che lavora in un campo scuola privato, Loredana Bizzini. Gli slip erano a terra, sul marciapiede. Secondo quanto si è appreso è poco probabile che lo slip fosse lì già lunedì perché la zona è frequentatissima. Un'altra donna, una mamma con un bambino, ha detto agli investigatori di averli visti sulla strada e di averli messi sul marciapiede.

Chi ha messo lì gli slip? Gli inquirenti non sono solo chiamati a chiarire se gli slip siano quelli effettivamente indossati da Loris. Ma anche a scoprire chi li ha lasciati, presumibilmente solo martedì, davanti alla scuola. L'ipotesi di un mitomane non è archiviata: "Indiscrezioni di stampa parlano di bambino senza slip, e stamattina ci hanno fatto trovare delle mutandine davanti scuola: non è un caso, sembra opera di un mitomane", dichiara un investigatore. Un suo collega ricorda poi che nella strada "polizia e carabinieri ci sono passati mille volte" e, secondo lui, "sono stati messi di proposito".

Indagini proseguono senza sosta - "No, non ci sono riscontri": così fonti investigative commentano indiscrezioni di stampa sul ritrovamento di tracce di Dna di Orazio Fidona, il cacciatore che ha ritrovato Loris Stival, sul corpo del ragazzino. Fidona è stato sentito nuovamente fino all'1.30 di notte dagli investigatori. In questura è stato anche sentito un 18enne, un vicino di casa.

La mamma di Loris sentita in questura - La mamma del piccolo Loris Stival è stata nuovamente ascoltata in questura come persona informata sui fatti. Secondo quando si apprende, gli investigatori di polizia e carabinieri starebbero cercando di chiarire alcuni aspetti del racconto fatto dalla donna dopo il ritrovamento del corpo di Loris.

Cacciatore è indagato: atto dovuto - Orazio Fidone risulta indagato nell'ambito dell'inchiesta sulla morte del bimbo. L'atto disposto dalla Procura è dovuto per eseguire un esame tecnico irripetibile: accertamenti su due vetture e sui vestiti dell'uomo. La misura, inoltre, permetterà all'indagato di nominare un legale e un perito di parte.

Il fascicolo aperto dal procuratore e dal sostituto Marco Rota ipotizza i reati di sequestro di persona e omicidio.

Fidone interrogato per ore- Attorno all'1.30 di notte è tornato a casa, a Santa Croce Camerina, dopo una lunga deposizione in qualità di persona informata dei fatti, Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato il cadavere di Loris Stival. Fidone è stato sentito, in assenza di avvocato, sul ritrovamento di munizioni nella sua abitazione. Secondo quanto si è appreso, non era in possesso delle necessarie autorizzazioni a detenerle.

Appello della zia: "Se sapete parlate" - "Dateci una mano a trovare lo zainetto di Loris e se sapete parlate". E' l'appello lanciato su Facebook dalla zia del piccolo Loris, Antonella Stival. Gli investigatori non sono ancora riusciti infatti a trovare lo zaino blu e giallo che Loris portava in spalla quando, sabato mattina, è uscito di casa

Sospetti su un 15enne e l'amico di famiglia - Non c'è però solo il cacciatore tra le possibili piste seguite dagli inquirenti. Si cercano riscontri anche su alcune testimonianze, fornite dagli amici di Loris. Il bimbo pare che frequentasse un ragazzo più grande, un 15enne. Si cerca infatti nelle telecamere della zona la presenza dello scooter di questo ragazzo nelle ore in cui il bimbo è scomparso. La terza pista che stanno battendo in Procura è quella dell'amico di famiglia o comunque una persona familiare al piccolo. Qualcuno che lo abbia avvicinato e convinto a seguirlo.

Procuratore: "Dalla popolazione nessun aiuto" - "Abbiamo lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcune segnalazione". Così il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia commentando con i giornalisti la mancanza di collaborazione dei cittadini di Santa Croce Camerina con gli inquirenti. "Da un punto di vista sociologico e culturale - ha aggiunto - mi riprometto di studiare e capire meglio". "Rimane però - ha detto il procuratore Petralia - l'esigenza di avere qualche indicazione utile".

Gli abusi e gli slip mancanti - Anche se in procura continuano a dire che l'ipotesi degli abusi al momento non ha riscontri, da fonti investigative trapelano indiscrezioni agghiaccianti. Loris sarebbe stato trovato senza slip e coi pantaloni slacciati. Particolari che non fanno altro che rinfocolare la tesi secondo la quale alla base dell'omicidio ci sarebbe un movente sessuale.

Notte di indagini e sopralluoghi di Ps e Cc - E' stata una lunga, ennesima, notte di interrogatori, deposizioni raccolte e sopralluoghi: Polizia e Carabinieri proseguono le indagini sull'uccisione di Loris Stival. Arrivati sul posto anche esperti biologi della polizia scientifica e dello Sco, che in serata hanno compiuto un sopralluogo, anche con il luminol, nella zona di Mulino Vecchio, nel canalone dove è stato rinvenuto il corpo.

La preside: "Non siamo tenuti a comunicare le assenze" - Sabato Loris non è mai entrato in classe. Ma la situazione non ha insospettito gli insegnanti e la preside Campo che, in un'intervista rilasciata al sito santacroceweb.com, ha spiegato come "noi non siamo tenuti a comunicare ai genitori le assenze. Lo facciamo in maniera spontanea quando notiamo qualche anomalia. Ma Loris è un ragazzino che ha sempre frequentato assiduamente. Nel corso di quest'anno scolastico aveva fatto due assenze, non potevamo sospettare nulla. Anche con gli insegnanti ha sempre avuto una relazione serena, è sempre stato integrato nella classe". Questi giorni sono paradossali anche per gli altri alunni: "La presenza delle forze dell'ordine davanti a scuola porta scompiglio, crea agitazione. Sono cose che i bambini non dovrebbero vedere".