Magnifica Spagna: conoscere Valencia in cinque mosse
I diversi volti della città spagnola, dalle Torri del Serranos al ponte di Assut de l’Or
Passato e futuro convivono in quella che, dopo tanti anni di predominio assoluto di Madrid e Barcellona, è diventata una delle mete turistiche più gettonate fra le città spagnole. Merito della sua storia millenaria, del fascino che emanano i suoi edifici gotici, romanici e barocchi, dell'architettura premodernista dei suoi mercati e dell'atmosfera avveniristica che si respira nella sua area più moderna. L'annuale Gran Premio di Formula 1, una delle prossime edizioni della Coppa America di vela o gli Open 500 di Tennis, possono essere buoni pretesti per organizzare un viaggio a Valencia. Per non parlare della celeberrima paella, "de marisco” o "mixta", richiamo irresistibile per chi ama la gastronomia spagnola. Come ottimizzare il soggiorno a Valencia e fare vostro lo spirito più genuino della città? Ve lo raccontiamo attraverso cinque imperdibili luoghi.
1. Il Barrio del Carmen e le sue Torri
E' il quartiere più frequentato della città ed è una tappa imprescindibile per chi passa da Valencia. Sviluppatasi tra due cinta di mura, quella musulmana e quella cristiana, quest'area ha una storia millenaria. Inoltrandosi nel dedalo dei suoi vicoli lastricati, fra sontuosi palazzi medievali, si viene proiettati in un'altra epoca. Simboli di Plaza del Carmen e splendido esempio di architettura gotica e tardo-gotica sono le Torri di Quart e le Torri di Serranos. L'inizio della loro costruzione risale al 1392 a opera di Pere Balaguer. Furono erette a difesa di uno degli accessi più trafficati dell'antica Valencia. Dal 1586 fino al 1887 vennero poi impiegate come carcere per i nobili e da quando la parte retrostante delle Torri è stata scoperta, dalla Plaza de los Fueros è possibile vedere cinque magnifiche sale con archi acuti e volte nervate. Tranquilla durante la mattina e il pomeriggio, la vita nel Barrio del Carmen si infiamma al calare del sole: studenti e giovani provenienti da tutta l'Europa si ritrovano nei ristoranti e nelle discoteche del quartiere per vivere intensamente la movida notturna.
2. Il Mercato Centrale e la Borsa della Seta
Trovarsi a Valencia e non visitare il suo Mercato Centrale (Mercado Central) significa commettere un peccato veniale. Quello della città spagnola è uno dei più grandi mercati d'Europa e si trova all'interno di un edificio il cui progetto risale al 1914: un vero e proprio gioiello dell'architettura premodernista. Ristrutturato nel 2004 su progetto di uno studio madrileno, il Mercato presenta un piano basso e un sotterraneo, colonne e volte abbassate in mattoni, e ospita ben 959 posti vendita. Appena entrati si resta colpiti dai paramenti piastrellati, dalle cupole e dalle vetrate policromatiche che filtrano la luce esterna. Il Mercato è aperto tutti i giorni, tranne la domenica. Vicino al Mercato Centrale, collegata ad un edificio tardo gotico chiamato il Consulado, c'è la Borsa della Seta (La Lonja de la Seda), che i valenciani chiamano semplicemente la Lonja. Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 1996 e monumento gotico civile fra i più famosi in tutta Europa, l'edificio risale al 1469 (venne eretto sotto la direzione del maestro scalpellino Pere Compte) e attualmente ospita l'Accademia Culturale di Valencia. Ha una struttura architettonica unica nel suo genere: muri in pietra che le conferiscono un aspetto da sontuosa fortezza medievale all'esterno e una superficie di 2000 metri quadrati, nella quale spiccano la Sala delle Colonne (a spirale) e decori rinascimentali. Per secoli utilizzata come mercato della seta, la Lonja ospita oggi esposizioni numismatiche e filateliche: ogni domenica si trasforma in una sorta di mecca per tutti gli appassionati di monete e francobolli.
3. Plaza del Ayuntamiento
Che aspetto ha una piazza triangolare? Per saperlo non vi resta che raggiungere Plaza del Ayuntamiento, vero e proprio cuore della città. Caratterizzata da uno stile architettonico eclettico, la piazza è circondata da alcuni degli edifici-simbolo di Valencia, fra cui l'Arena (Plaza del Toros), dove si svolgono le corride durante le “Fallas” e la “Feria de Julio”, la Estación del Norte, tripudio di mosaici, ferro battuto e ceramiche coloratissime, e ancora il Municipio, il Palazzo delle Poste e la Plaza Redonda che gli abitanti di Valencia chiamano “el clot” (il buco) e che ogni domenica ospita un bellissimo mercatino di quadri, libri, piante, animali, pelletteria e musica. Lo spazio più a nord è invece contraddistinto da una fontana, mentre la parte più a sud è il luogo deputato a eventi ed esposizioni di ogni tipo. L'evento più popolare fra quelli organizzati in questa piazza? Le “Mascletà”, ovvero i fragorosi petardi esplosi dall'1 al 19 marzo, in occasione della festa valenciana delle Fallas.
4. La Cattedrale e la Basilica della Vergine
Visitare la Cattedrale di Valencia significa visitare il massimo simbolo religioso della città. Con un nucleo originario che risale al tredicesimo secolo, la splendida chiesa sorge laddove un tempo c'era una moschea araba, e rappresenta un formidabile concentrato di stili: nella stessa imponente struttura convivono infatti romanico, gotico e barocco spagnolo. All'interno, nell'omonima cappella, è custodito il Santo Graal e non mancano diversi dipinti di Goya. Grande attrazione del complesso è il Miguelete, il campanile alto più di 50 metri dalla cui cima, raggiungibile grazie a una lunga scala a chiocciola intervallata da alcune stanze, si gode di una magnifica vista su tutta Valencia. Il campanile ospita la bellezza di undici campane, ciascuna delle quali ha un nome femminile. La vicina Basilica della Vergine (Basílica de la Virgen de los desamparados) è il tempio barocco dedicato alla Patrona della città e fu costruita tra il 1652 ed il 1667 da Diego Martínez Ponce de Urrana. Fra le sue peculiarità: la cupola che invece di essere al centro della struttura è spostata verso la Cattedrale.
5. La Città delle Arti e delle Scienze
Non solo storia millenaria. Valencia ha anche uno straordinario volto moderno rappresentato dai colossali edifici avveniristici che compongono la Città delle Arti e delle Scienze. Opera dell'architetto valenciano Santiago Calatrava, comprende l'Hemisfèric, con la sala di proiezione più grande della Spagna (uno schermo concavo di 900 metri quadri!), l'Oceanogràfic, ovvero il più grande acquario europeo, il Museo delle Scienze Príncipe Felipe e il Palau de les Arts Reina Sofía, uno dei massimi punti di riferimento mondiali dei circuiti teatrali, operistici e musicali. Impossibile, infine, non restare attoniti di fronte all'imponenza e al fascino ingegneristico del ponte di Assut de l'Or, “passerella” a tiranti d'acciaio e cemento bianco dotata di un enorme pilone curvo di ben 123 metri di altezza a cui è ancorata una serie di cavi disposti a forma di arpa. Fa infine parte della Città delle Arti e delle Scienze anche l'Agora, che con i suoi 5500 posti di capienza ospiterà dal 24 ottobre al 1° novembre 2015 i prestigiosi Open 500 di Tennis.
Per maggiori informazioni: wwww.visitvalencia.com
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