SE ASSUNTO IN GRAVIDANZA

Gravidanza, l'acido folico riduce il rischio di partorire neonati sottopeso

E' il risultato di uno studio inglese che ha esaminato oltre 108mila donne inglesi con una età materna media di 28,7 anni e corporatura normale

© -afp

Assumere acido folico durante la gravidanza riduce non solo le malformazioni congenite del feto, ma anche la possibilità di partorire bimbi sottopeso alla nascita. E' quanto emerge da uno studio condotto da un team di ricercatori del Sandwell and West Birmingham Hospitals, che ha preso in esame un gruppo di oltre 108mila donne inglesi con una età materna media di 28,7 anni e corporatura normale, nel 42% primipare e nell'82% dei casi non fumatrici.

Il basso peso del bambino è un indice di rischio associato ad un aumento della mortalità neonatale e di malattie croniche in età avanzata, come il diabete, l'ipertensione, l'obesità e problemi di salute mentale.

I risultati della ricerca mostrano che la proporzione complessiva di neonati con un peso alla nascita sotto il decimo percentile (ovvero quando il 90% dei neonati presenta un peso alla nascita superiore, mentre soltanto il 10% fa registrare valori inferiori), era del 13,8% tra le donne che avevano assunto acido folico durante la gravidanza. Tra quelle che non avevano integrato il folato nella dieta, invece, la percentuale saliva al 16,3%.

Se l'integrazione della sostanza era iniziata prima del concepimento, la prevalenza di peso alla nascita inferiore al decimo percentile scendeva al 9,9%. "I risultati di questo studio - commenta John Thorp, vicedirettore del International Journal of Obstetrics and Gynaecology che ha pubblicato lo studio - sono di particolare importanza in quanto il peso troppo basso è noto per essere associato a conseguenze nel breve e lungo termine e al momento non ci sono opzioni di trattamento preventive".