Canone Rai nella bolletta della luce, il governo fa marcia indietro
Tempi tecnici troppo stretti per introdurre la misura nella manovra, fanno sapere fonti del governo. Tutto rinviato
"Il canone Rai sarà in bolletta elettrica dal gennaio 2015". Anzi no. Prima il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli annuncia il rivoluzionario cambiamento, che sarà introdotto nella manovra finanziaria con un emendamento. Ma in serata arriva la smentita da fonti di Palazzo Chigi. Alla misura ci si sta pensando, sì, ma difficilmente passerà in questa legge di Stabilità.
La riflessione in atto per ridurre e semplificare il canone Rai, fanno sapere dal governo, è strategica ma appare improbabile che l'ipotesi di mettere il canone in bolletta possa maturare entro questa legge di Stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti.
Eppure poco prima Giacomelli aveva dato per certo l'esatto contrario: via libera al canone Rai in bolletta tramite un emendamento alla legge di Stabilità, con la precisazione che la misura non varrà per la seconda casa e che "legarlo (il canone ndr) all'Irpef mi pare complesso e farraginoso". "Contiamo di presentare in Senato un emendamento alla legge di stabilità per inserire questa norma, con l'intenzione di renderlo effettivo già da gennaio dell'anno prossimo".
Tutto da rifare, dunque, nonostante le dichiarazioni assolutamente prive di dubbi del sottosegretario, che annunciava: "Con questo strumento consideriamo di recuperare in modo pressoché totale l'evasione. C'è un'evasione per cui siamo tra i primi in Europa che è attorno ai 600 milioni per un canone che è oggettivamente tra i più bassi in Europa. Questa situazione non è più tollerabile".
E ancora: "La scelta vera è che, d'accordo con Rai, la nostra intenzione è di non trasferire alla Rai stessa, in aggiunta al gettito attuale, l'evasione recuperata. Abbiamo invece deciso di restituirla interamente ai cittadini, abbassando fortemente il canone".
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