"E' un risultato storico quello della Lega in Emilia Romagna e se fossi in Renzi mi preoccuperei perché le promesse iniziano ad avere le gambe molto corte". Questo il commento del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che aggiunge: "Quando 2 elettori su 3 scelgono di restare a casa è una sconfitta per tutti". "Se loro stanno arrivando, noi aspetteremo. Mentre il centrodestra discute noi cambiamo l'Italia", gli risponde il premier Renzi.
"Dopo 20 anni di fallimenti, anche della Lega, Noi lavoriamo per il Paese e alle elezioni si vedrà chi è più forte", replica il premier al leader del Carroccio. "Avevamo detto che non era un referendum sul governo, ora che il risultato è netto lo diciamo a maggior ragione. L'agenda del governo non muta, ma stiamo consapevoli che se usciamo tutti insieme dalla cultura del piagnisteo l'Italia ha un ruolo".
"Affluenza? Problema secondario" - "La non grande affluenza deve preoccupare ma è un problema secondario. Oggi non tutti hanno perso: chi ha contestato le riforme può valutare il suo risultato. Il mio interesse non è mettere le bandierine ma affrontare i problemi degli italiani", ha sottolineato Renzi. "Negli ultimi 8 mesi abbiamo avuto 5 elezioni regionali e il Pd ha vinto 5 a zero. Oggi una persona normale dovrebbe esserne felice".
Salvini: "Voglio arrivare al 51% degli elettori" - "Il mio impegno da questa mattina - ha proseguito Salvini - è tornare in Emilia-Romagna con i nostri nuovi consiglieri, dopo questo risultato storico, e parlare con il 60% degli emiliani e romagnoli rimasto a casa perché non convinto da nessuno". "La mia scommessa - ha affermato - non era superare Forza Italia, ma dimostrare agli italiani, partendo dall'Emilia-Romagna, che l'alternativa a Renzi c'è".
"Certa sinistra disprezza la gente" - "E' l'alternativa dei contenuti. Il risultato di ieri è stupendo, ma è soltanto l'inizio. E' un risultato che mi permette di girare l'Italia da Nord a Sud, perché voglio arrivare al 51% degli elettori", ha sottolineato. "Secondo Renzi la bassissima partecipazione al voto è un problema "secondario". Incredibile come certa sinistra disprezzi la Gente!", ha poi scritto Salvini su Twitter.
Fitto: "Esito drammatico, azzerare le nomine in Forza Italia" - Un "risultato drammatico" per Forza Italia: ora "il minimo è azzerare tutte le nomine, per dare il via a una fase di vero rinnovamento". Così l'europarlamentare Raffaele Fitto dice "basta" a nomine e "gruppi autoreferenziali", ma soprattutto a "una linea politica incomprensibile, ambigua, che oscilla tra l'appiattimento assoluto verso il governo e gli insulti".
Toti: "Fitto è dirigente da anni, contro chi punta il dito?" - Immediata la replica del consigliere politico di Forza Italia Giovanni Toti. "Fitto - dice - solleva una riflessione legittima però è anche lui un dirigente di questo partito, fa parte della direzione e del comitato di presidenza. In quell'organismo ci interrogheremo, ma non mi sembra il momento, da parte di chi è un autorevole dirigente del partito, di puntare il dito contro qualcuno".
"Astensione primo dato su cui interrogarsi" - Toti commenta poi la scarsa affluenza alle Regionali. "L'astensione - sottolinea - è il primo dato su cui interrogarsi e non perché si deve scaricare su Renzi ed il governo la responsabilità, ma è chiaro che le forze di maggioranza hanno più responsabilità per la disaffezione. Evidentemente le risposte del governo non convincono se i loro elettori tradizionali mandano un segnale così forte".
Alfano: "Ultimo disastro di un centrodestra diviso" - "La sinistra conferma il suo primato in Emilia-Romagna e conquista la Calabria. Un elemento molto negativo in un quadro per noi positivo, con il risultato di Nino D'Ascola che ci dà grande soddisfazione. Ma la Calabria è la vera sconfitta, spero l'ultimo errore e l'ultimo disastro di un centrodestra che ha preteso di andare diviso e ha consegnato al centrosinistra il governo della Regione". Angelino Alfano commenta così il risultato elettorale.
Il leader di Ncd parla anche del boom, in Emilia, della Lega: "Con Salvini si afferma lo schema di una Lega vincente al Nord in un centrodestra perdente. Al Sud invece la sorpresa siamo noi, con un risultato straordinario. Forza Italia è ferma intorno al 10%, Renzi continua a vincere, Fi continua a perdere, noi vinciamo la nostra scommessa e Salvini diventa il protagonista principale di un centrodestra che si arrende alla sconfitta".
"Astensionismo è crisi di rigetto" - "L'Emilia Romagna e la Calabria sono due regioni che vanno al voto dopo la condanna e le dimissioni dei loro presidenti. Il forte astensionismo è quindi probabilmente dovuto ad una crisi di rigetto degli elettori e dei cittadini", chiude Alfano.
Grillo: "Ha perso la democrazia" - "L'astensionismo non ha colpito il Movimento 5 Stelle". Così Beppe Grillo, dal suo blog, commenta i risultati delle Regionali: "In Emilia-Romagna ha vinto l'astensionismo, il rigetto del cittadino per la politica. La puzza è troppa, in particolare quella piddina. Si può dire tranquillamente che con questo livello di astensionismo ha perso la democrazia".