FOTO24 VIDEO24 2

Renzi: "L'articolo 18 non è più un ostacolo"

Parlando del Jobs Act alla Confindustria europea, il premier annuncia un decreto attuativo. Il leader della Fiom: "Basta con le fiducie, riapra le trattative"

ansa

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha presentato all'assemblea dei presidenti di Confindustria europei il Jobs Act. "L'idea è quella di provocarvi - ha detto il premier -: liberiamo il sistema tradizionale italiano, l'art.18 simbolo di una tradizione italiana ora non è più un ostacolo e possiamo ridurre le imposte. Renzi ha annunciato "un decreto attuativo a gennaio dopo che l'ultimo voto in Parlamento sarà il 9 dicembre".

Renzi: "L'articolo 18 non è più un ostacolo"

1 di 9
Emma Marcegaglia, presidente di Business Europe, il premier Matteo Renzi e il numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi
2 di 9
Emma Marcegaglia, presidente di Business Europe, il premier Matteo Renzi e il numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi
3 di 9
Emma Marcegaglia, presidente di Business Europe, il premier Matteo Renzi e il numero uno di Confindustria, Giorgio Squinzi
4 di 9
5 di 9
6 di 9
7 di 9
8 di 9
9 di 9

Le riforme in Italia sono come "una password" per sbloccare il sistema e "il cambiamento radicale deve avvenire attraverso 7 riforme", dice Renzi, ed elenca le 7 priorità del governo: la riforma della scuola, "per me è la prima", la fiscalità che "va semplificata anche perche' in Italia è impossibile renderla più difficile", la riforma della P.A, della giustizia civile, la riforma del lavoro, quella della legge elettorale e del Senato.

"Noi siamo sicuri della necessità di cambiare l'Ue ma prima dobbiamo cambiare noi stessi. Dobbiamo dare un messaggio di cambiamento radicale", ha aggiunto il premier. E, nello specifico, insistendo sulla necessità della crescita e di un "nuovo paradigma" per l'Europa. precisa: "Noi sosteniamo Juncker solo dopo la sua decisione di fornire un messaggio di cambiamento con piano di investimenti. Lo vedremo, la priorità è di scorporare nei 300 miliardi gli investimenti da deficit".

Espandi