Il T-model in strisce di cuoio con stringa usato nel 1930 per il primo Mondiale in Uruguay, il mitico Telstar usato in Messico nel 1970 formato da esagoni bianchi e neri affinché fosse più visibile sul campo nelle riprese televisive, oppure lo storico Tango (autografato dalla nazionale azzurra che giocò in Argentina nel 1978) ma anche tante altre chicche, compreso il pallone in spugna e il Supertele con tutti abbiamo giocato in spiaggia almeno una volta.
Il calcio com'era e com'è, insomma, attraverso i palloni che ne hanno scritto la storia, con un occhio al passato per capire come giocavano i nostri nonni e come si gioca adesso.
Dal T-model al Brazuca, una storia ai nostri piedi. Così come i giocatori, anche i palloni da calcio si sono susseguiti nel tempo, finendo tra i guantoni dei portieri o nelle reti di tantissimi campi nel mondo. Chi non ha gioito vedendo il Tango infilarsi in rete dopo il tiro di Tardelli nell'82? Chi non è sceso in piazza quando il Teamgeist calciato da Grosso è finito alla sinistra di Barthez nel 2006?
A G! come Giocare, il salone del gioco e del giocattolo organizzato da Assogiocattoli che si tiene a Milano a Fieramilanocity – Padiglione 3 (Porta Teodorico Viale Scarampo) dal 21 al 23 novembre 2014, quest'anno i palloni storici saranno in mostra. E sarà bello rivivere atmosfere, sopite ma non dimenticate, che potranno tornare alla memoria solo guardando un pallone. Perché forse, lo spettacolo e la magia del calcio sono racchiusi proprio in questo...