In un passato non troppo lontano la vita dei borghi costituiva un tessuto di relazioni in cui ogni vita si trovava saldamente intrecciata a parenti, amici e vicinato. Saranno forse le nuove regole imposte dal vivere in città negli ultimi cinquant'anni, ma oggi si è così soli che nel tempo libero si finisce per cercare, talvolta spasmodicamente, il contatto con gli altri. Che cos'è davvero la solitudine e come imparare a apprezzarla?
Saper stare da soli non è semplicemente una condizione personale, ma un atteggiamento mentale che riguarda in maniera molto profonda la nostra capacità di godere della presenza di noi stessi, dello spazio che ci circonda, del momento presente. Tutto questo, però, non nasce per caso; è frutto di un lungo lavoro su noi stessi. La prima domanda da cui partire per imparare a apprezzare la solitudine è la seguente: nella vita di tutti i giorni quanto riesci a dare spazio a ciò che ami?
Alcune persone fin dall'infanzia si sono prese cura delle loro passioni. Un hobby può essere esattamente questo: non è soltanto il lavoro ad alimentare la creatività, anzi, trasformare la propria passione in un impiego può essere soddisfacente a livello professionale ma nasconde molte insidie, perché necessariamente bisogna tener conto degli inevitabili momenti di stress, apatia, problemi di budget o organizzazione. Evita di pensare che una volta trascorsa la giornata lavorativa hai terminato le cose importanti da fare e impara dai bambini, che riescono a dare attenzione anche a particolari insignificanti, purché capaci di accendere la curiosità. Cosa accende il tuo entusiasmo?
Datti tempo per sperimentare cose diverse. Un pomeriggio dedicato al giardinaggio, se hai uno spazio verde, o quel lavoretto di bricolage che rimandi da tempo, un puzzle in una sera d'inverno, un semplice calzino da ricucire o un album dove incollare tutte le foto delle ultime vacanze: scoprirai che attraverso la più improbabile delle attività si riesce a individuare qualcosa di più su ciò che ci ispira e persino un lavoretto di casa, se fatto con piacere, può diventare zen come una seduta di meditazione. Oggi, per esempio, scattiamo milioni di fotografie eppure la maggior parte delle volte questi scatti rimangono su computer e dispositivi elettronici; decidere di stampare le immagini che vi hanno fatto sorridere di più, incollarle su un album e preparare un ricordo da condividere con tutta la famiglia può essere un passatempo divertente e un'idea regalo dolcissima.
Piano piano sentirai che mentre ti immergi in un'attività piacevole ritrovi il contatto con te stesso e con il tuo silenzio interiore. Allestisci uno spazio tutto tuo in casa dove fare bricolage, o leggere in pace, disegnare: una zona comfort non soltanto dal punto di vista fisico, ma in grado di darti un nido in cui rilassarti a fine giornata. Quando diamo spazio a ciò che ci fa stare bene e costruiamo gli ambienti domestici come un rifugio in cui prenderci cura di noi stessi, riscopriamo il piacere di fruire della compagnia di noi stessi. Perché godere della solitudine non è trovarsi da soli, ma imparare a apprezzare, giorno dopo giorno, il valore di ascoltare noi stessi, la pace del silenzio: il meraviglioso incanto di bastare a se stessi, anche solo per un attimo.