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Beffa dell'acqua a Torino, calano i consumi e così scatta la sovrattassa

"Colpevoli" di aver risparmiato troppo, i cittadini del capoluogo piemontese si troveranno in bolletta 50 centesimi in più al mese

-afp

Cinquanta centesimi in più al mese nella bolletta dell'acqua: tanto è costata ai torinesi la "colpa" di aver risparmiato sui consumi di un bene estremamente prezioso. L'utilizzo pro capite è infatti sceso da 198 a 185 litri al giorno in cinque anni e così sono calati anche i guadagni della Smat, l'azienda che gestisce l'acquedotto cittadino dal 2008. I 46,6 milioni incassati in meno rispetto a quanto previsto verranno quindi recuperati a danno dei cittadini.

"È una polemica che non capisco", dice Paolo Romano, alla guida di Smat dal 2001, a La Stampa. "Negli anni scorsi - sottolinea - i cittadini hanno pagato meno del dovuto, perciò abbiamo chiesto un conguaglio. E li abbiamo pure agevolati, perché pagheranno in tre anni".

"Altro che conguaglio, è un aumento a posteriori", protestano Silvia Cugini e Bartolomeo Grippo dell'Adoc, l'associazione per la difesa e l'orientamento del consumatore. "Anche perché - precisano - il conguaglio si può chiedere solo per i due anni precedenti ed è ammissibile solo per motivi straordinari. Qui, invece, di straordinario c'è nulla".

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