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Concluso il G20 a Brisbane, ribaditi impegni su economia e ambiente

Continua la lotta ai paradisi fiscali e al rilancio dell'economia globale. Anche sull'ambiente i Grandi non si tirano indietro

ansa

Si è concluso il summit dei G20 a Brisbane in Australia. Nel documento che raccoglie le conclusioni del vertice si legge come i Grandi Paesi appoggino "un'azione forte ed efficace sui cambiamenti climatici". Ma si è parlato anche di economia con l'obiettivo ambizioso di portare la crescita economica al 2,1% entro il 2018.

Si tratta di un obiettivo leggermente superiore rispetto al 2% prospettato finora. Le misure promesse dai 20 Paesi più potenti del mondo per rilanciare l'attività economica "faranno crescere di oltre 2mila miliardi di dollari" il Pil mondiale "creeranno milioni di posti di lavoro".

Ok a progressi per lotta a paradisi fiscali - Il G20 incoraggia i progressi nella lotta contro i paradisi fiscali, l'evasione fiscale e la cosiddetta "ottimizzazione fiscale", cioè le agevolazioni offerte da alcuni paesi per attirare le grandi aziende. Riguardo all'ottimizzazione fiscale, con tecniche utilizzate tra l'altro dal Lussemburgo come rivelato dalla vicenda Luxleaks, i paesi più ricchi "salutano i progressi significativi" registrati dall'iniziativa dell'Ocse. Il G20 vuole concludere questo cantiere entro il 2015" per garantire "trasparenza" in alcune pratiche giudicate "nefaste".

Azione forte ed efficace su cambiamenti climatici - "Sosteniamo - si legge nelle conclusioni del vertice - un'azione forte ed efficace per far fronte al cambiamento climatico. Ribadiamo il nostro sostegno alla mobilitazione di risorse finanziarie per l'adattamento dei paesi vittime dei cambiamenti climatici, come il Fondo verde" delle Nazioni Unite destinato ad aiutare i paesi vulnerabili.

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