"Carlo De Benedetti è davvero un uomo fortunato. Senza quei 500 milioni di euro che una sentenza assurda ci ha costretto a versargli, senza quella fortuna piovuta dal cielo su un gruppo con una situazione debitoria decisamente complessa, oggi per De Benedetti ci sarebbe davvero ben poco da festeggiare". Marina Berlusconi, presidente di Fininvest, replica al patron di Repubblica-Espresso che, in un'intervista, ha fatto un bilancio dei suoi 80 anni.
L'ingegnere, sulle pagine del Corriere della Sera, ripercorre la sua carriera accennando, incalzato dal giornalista, anche agli insuccessi. Dai più recenti, come Sorgenia, ai più lontani, come quando rifiutò l'offerta di un giovanissimo Steve Jobs di rilevare il 20% di Apple: "L'avrei pagata 30 milioni di euro. Me ne andai. Oggi quella quota varrebbe cento miliardi", ha detto De Benedetti.
"Fa impressione l'elenco di fallimenti e clamorosi errori che De Benedetti cerca con evidente imbarazzo di giustificare", commenta Marina Berlusconi.
Sul futuro della tv generalista e il relativo de profundis intonato da De Benedetti ("E' messa molto peggio dei giornali"), la presidente di Fininvest replica in modo ancora più deciso: "Nonostante i fallimenti, De Benedetti si permette di pontificare perfino su un business nel quale ha sempre cercato di entrare accumulando un insuccesso dietro l'altro, quello della televisione generalista. Le sue fosche profezie però ci confortano. Sul futuro della tv generalista, un settore nel quale siamo da leader e nel quale resteremo, non abbiamo mai avuto il minimo dubbio. Le sentenze funeree di De Benedetti, famoso per non averne mai azzeccata una, suonano come l'ennesima conferma di quanto fondate siano le nostre certezze".