Il Vaticano ha autorizzato il processo di beatificazione del seminarista brasiliano Guido Schaffer, morto annegato il 1° maggio 2009 all'età di 34 anni, mentre faceva surf sulla spiaggia di Barra da Tijuca, a Rio de Janeiro. A concedere il "nihil obstat" è stato il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Schaffer, soprannominato "l'angelo del surf", è conosciuto per il suo lavoro con i poveri delle tribù brasiliane.
Guido Schaffer è morto poche settimane di poter essere ordinato sacerdote. "Lavorava nella Santa Casa della Misericordia e desiderava vivere lì una volta ordinato sacerdote. Era figlio di medici, aveva una buona situazione finanziaria ma non era attaccato alle cose materiali. Si dedicava molto agli altri ed era un uomo di grande fede, appassionato della parola di Dio". Le parole sono di Padre Roberto Lopes, Vicario Episcopale per le Cause dei Santi dell'arcidiocesi di Rio.
Il cosiddetto "angelo del surf" amava il mare e lo sport, sopratutto il surf. Padre Lopes ha ricordato come durante la Giornata Mondiale della Gioventù celebrata a Rio nell'agosto 2013 molte persone abbiano visitato la mostra organizzata sulla vita di questo ragazzo. "È stata impressionante la quantità di persone che hanno visitato la mostra, e ancora oggi molti cercano informazioni e gli attribuiscono grazie ottenute per sua intercessione. La vita di Guido sorprende", ha concluso il presbitero.