IN PIAZZA CONTRO IL GOVERNO

Roma, statali in piazza contro il governo Camusso: "Senza risposte sciopero di tutti"

Il leader della Cgil dal palco attacca: "Basta dilettanti, siamo stanchi degli annunci"

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"Sappia il governo che se non ci saranno risposte, si andrà avanti con lo sciopero della categoria (previsto per dicembre) e non solo: chiameremo tutti i lavoratori". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso durante la manifestazione nazionale del pubblico impiego a Roma. Dal canto suo la leader della Cisl Anna Maria Furlan ha chiarito: "Gli scioperi generali si decidono insieme".

Camusso: "Non vedo segnali nuovi sul lavoro" - Nuova stilettata dalla leader della Cgil contro il governo, che non intende aprire al dialogo sul fronte lavoro, in particolare su licenziamenti e risorse per ammortizzatori sociali: "Non vedo segnali nuovi sia sul Jobs Act che sulla legge di Stabilità o sulla delega Pubblica Amministrazione", ha detto la Camusso. Se bisogna "riorganizzare il lavoro, questo lo si fa con i lavoratori".

"Basta promesse, basta annunci" - "Smettete di fare i dilettanti allo sbaraglio, non si può trattare la P.a. come se non fosse il centro, il perno dei servizi. Il lavoro è una cosa seria. Basta promesse, basta annunci", ha aggiunto la Camusso rivolgendosi al governo.

Furlan: "Avanti con tutti gli strumenti di lotta" - "Fino ad oggi il governo è stato sordo, speriamo che questa piazza gli sturi le orecchie, perché noi andiamo avanti con tutti gli strumenti della lotta del sindacato confederale", ha ribadito la Furlan.

Landini: "Non mi faccio rappresentare dal Pd" - Dal palco di piazza del Popolo parla anche il leader della Fiom, che sul Job Act ha attaccato: "Io mica mi faccio rappresentare dalla Direzione del Pd", il governo "deve discutere con quelle che sono le rappresentanze dei lavoratori e deve togliere dal tavolo l'ar. 18". Landini si è poi chiesto: "Se l'esecutivo si mette la fiducia anche alla Camera di cosa si sta discutendo?". Il governo "ascolta solo la Confindustria, sta difendendo interessi di parte" e così "divide il Paese", ha proseguito il segretario generale della Fiom. Sul "Jobs Act l'esecutivo sta quindi sbagliando".

Barbagallo: "Rinnovo contratto o sciopero generale" - Il segretario generale aggiunto della Uil Carmelo Barbagallo ha poi ribadito: "Il governo è il peggior datore di lavoro del Paese, se non si siede per rinnovare il contratto faremo lo sciopero generale dei lavoratori pubblici". "Oggi - ha aggiunto - è stato sconfitto il disegno di isolare ancora una volta il pubblico impiego".

Cgil: "Oltre 60mila dipendenti a rischio" - "I sessantaquattromila dipendenti delle Province sono tutti a rischio", a causa del "superamento del livello di governo previsto dalla legge Delrio", ha invece sottolineato il segretario generale della Fp-Cgil, Rossana Dettori, dal palco di piazza del Popolo. "I dipendenti delle Province hanno davanti una mobilità selvaggia e il pericolo di demansionamento stabilito dal dl Madia", ha spiegato la Dettori. E, ha aggiunto, "se non vengono ricollocati dopo due anni c'è il licenziamento".

Un bara con scritto: "Renzi ha ucciso i servizi pubblici" - Alla manifestazione di Roma c'è anche una bara di legno per testimoniare che "i servizi pubblici sono morti. Li ha uccisi Matteo Renzi". A portarla al corteo degli statali sono stati quattro lavoratori della Cisl di Napoli. "L'abbiamo affittata stamattina a Napoli e dobbiamo anche riportarla integra - dicono sorridendo -, ci è sembrata l'idea giusta per spiegare che i servizi pubblici sono morti. E' colpa di Matteo Renzi". "Matteo guardaci. Guarda cosa hai combinato", ribadiscono.

I sindacati: "Siamo quasi in centomila" - "Siamo ben oltre i cinquantamila, siamo vicino ai centomila partecipanti": hanno poi evidenziato gli organizzatori della manifestazione. Per i sindacati quindi c'è una presenza pressoché doppia rispetto alle aspettative originarie.