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Bari, elemosina in cambio di un wurstel Tratta di schiavi, in manette un bulgaro

Marin Kostov Todorov è accusato di aver organizzato il trasferimento in Italia di una decina di connazionali illudendoli con la promessa di un lavoro: costretti, alla fine, a mendicare in strada. L'indagine è partita grazie a una passante

ansa

La polizia ha arrestato a Bari un 41enne bulgaro, Marin Kostov Todorov, accusato di aver organizzato il trasferimento in Italia, attraverso la Grecia, di numerosi connazionali, illudendoli con la promessa di un lavoro ma in realtà costringerli a mendicare per strada. L'uomo deve rispondere dei reati di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù. Alla fine della giornata in cambio del ricavato (di 30 euro) gli schiavi ricevevano un wurstel.

I fatti accertati dalla squadra mobile fanno riferimento al periodo compreso tra maggio 2013 e aprile 2014. Contestualmente all'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare, è stata eseguita una perquisizione in un'area dismessa, in via Oberdan, a Bari, risultata base logistica e luogo dove i mendicanti erano trattenuti in condizioni disumane.

Nell'ambito dell'attività è stata rintracciata una decina di cittadini bulgari, tre dei quali sono stati sottoposti, d'iniziativa, a fermo d'indiziato di delitto. Approfondimenti investigativi - secondo la polizia - hanno permesso di raccogliere nei confronti dei tre gravi indizi di reato per la tratta di persone e la riduzione in schiavitù di un loro connazionale, che ha dichiarato di essere stato portato in Italia con la promessa di lavoro, di essere stato sin da subito costretto a elemosinare a un incrocio stradale e a versare, quotidianamente, il ricavato della questua.

In cambio del ricavato ricevevano un wurstel - Uomini, diversamente abili, ridotti in schiavitù mediante l'accattonaggio, persone senza sostegno alcuno che, mendicando per le strade della città, fruttavano all'organizzazione criminale circa 30 euro al giorno ciascuno. I soldi dovevano essere consegnati tutti ai loro aguzzini: in cambio ricevevano un wurstel al giorno e dell'acqua.

Indagine partita grazie a una donna - Uno dei mendicanti ha impietosito una donna che, con pazienza, è riuscita a guadagnarsi la sua fiducia. E' riuscita a farsi dire il nome scoprendo, grazie a internet, che era un uomo inserito nell'elenco dell'Interpol delle persone scomparse. Così ha scoperto la sua storia mettendolo prima in contatto con un'associazione di volontariato e poi con la polizia.

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